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Confartigianato augura buon lavoro ai neo assessori della Regione Veneto

La nuova Giunta veneta col presidente Luca Zaia

Confartigianato Imprese Veneto augura buon lavoro alla nuova Giunta della Regione proclamata oggi, ed in particolare ai neo assessori di “riferimento”: Federico Caner, Fondi Europei, Elena Donazzan, Lavoro, Gianluca Forcolin, Bilancio e Roberto Marcato, Attività Produttive e quindi anche all’artigianato.

A tutti l’associazione sottoporrà presto il suo documento programmatico “Verso il Veneto 2020” predisposto in vista delle elezioni amministrative e consegnato ai candidati a Governatore.  
Uno slogan: l’impresa al centro; cinque nuovi driver per lo sviluppo regionale: puntare sul manifatturiero quale ossatura su cui ricostruire il nostro tessuto produttivo; l’uso della leva finanziaria, rappresentata, principalmente, da Veneto Sviluppo, senza tuttavia trascurare il ruolo del sistema bancario Veneto che deve tornare ad essere punto di riferimento per le imprese artigiane nella filiera del credito regionale. Pertanto è necessario rinforzare l’azione per la patrimonializzazione e l’innovazione delle imprese: fondi di rotazione e partecipazioni/investimenti oltre ad un sostegno all’intera filiera del credito con particolare attenzione al sistema dei Confidi ed al loro ruolo centrale nella concessione di garanzie alle imprese. Le politiche in favore del “capitale umano”, sostenendo la qualificazione del sistema formativo avendo ben presente che le competenze sono il principale fattore abilitante l’innovazione e la competizione; il sostegno alla concorrenza delle imprese e dei sistemi locali, attraverso la semplificazione burocratica e normativa, liberando risorse oggi impiegate per gestire inutili e complesse procedure; il sostegno al welfare contrattuale territoriale in maniera di agevolare i forti cambiamenti in atto, riducendo il rischio di tensioni sociali ed il coordinamento tra tale welfare del privato sociale con le politiche sanitarie e sociali della Regione rivolte ai lavoratori ed agli imprenditori”.
Infine, in qualità di rappresentanti dell’artigianato, che ha esigenze peculiari, Confartigianato Veneto ha inserito nel documento anche l’obiettivo di sostenere le imprese in un percorso di riqualificazione volto a consolidarne la struttura organizzativa in modo da consentire di poter affrontare con più solidità le sfide economiche. Gli strumenti necessari possono essere riassunti in tre punti di importanza strategica per il comparto dell’artigianato veneto: la riforma della legge regionale sull’artigianato n° 67/87, il potenziamento del sistema finanziario regionale e la qualificazione del capitale umano.
I capitoli conclusivi affrontano nello specifico i temi del: lavoro e welfare, semplificazione, la macro regione del nord-est, mobilità e viabilità, sanità, ambiente, fiscalità, valorizzazione delle specificità territoriali di Belluno e del Polesine.
“Siamo consapevoli –ha dichiarato Curto- che da sole le imprese non riescano più a competere in un mercato globalizzato senza il supporto del territorio. Questo è il tema che riassume buona parte del confronto che come organizzazione vogliamo avviare con il nuovo governo regionale e con tutti i soggetti portatori di interessi”.