CONFARTIGIANATO VICENZA: UNA VENTINA DI IMPRESE SONO STATE IN GIAPPONE PER VALUTARE LO STATO DELL’ARTE SULLE AUTO ELETTRICHE
Il Giappone si può senz’altro considerare la patria dei sistemi di propulsione Plug-in Hybrid ed Elettrico per veicoli; per questa ragione una ventina di imprese di Confartigianato Vicenza, dei settori Metalmeccanica, Elettromeccanica e Autoriparazione, si sono recate in Giappone, a visitare il Motor Show di Tokyo e lo Smart Mobility City per valutare, anche incontrando alcune aziende e università, lo stato dell’arte sui motori elettrici e sul retrofit elettrico.
L’impressione generale – dice il presidente degli elettromeccanici Maurizio Concato «è che l’orientamento dei giapponesi sia verso le macchine ibride; infatti, le case nipponiche erano molto presenti al Motor Show anche con marche e modelli non diffusi nel mercato europeo. Per quanto riguarda la tecnologia della doppia propulsione, motore elettrico più motore termico, Toyota e Honda sono i player principali. Per i veicoli elettrici invece i due player principali sono Nissan e Mitsubishi che hanno anche annunciato una collaborazione per lo sviluppo dei motori elettrici. Della Nissan abbiamo avuto modo anche di visitare una piccola parte del mega impianto produttivo che si estende su una superficie di 1.707.000 mq dove costruiscono la Nissan Leaf elettrica».
Sul retrofit la maggior parte delle problematiche che si stanno affrontando in Italia sono presenti anche in Giappone, in particolare il contenimento dei costi, che è il problema che sta affrontando la Elec Trike, un’azienda che ha anche un idea originale, dice Ezio Zerbato, presidente provinciale della Metalmeccanica di Confartigianato Vicenza: «Intende realizzare un kit per trasformare veicoli commerciali modello Ape in elettrico. L’azienda, capitanata da Noboru Matsunami, ex pilota di rally, produce telecamere per auto, ma ha avuto questa idea di trasformare una “simil Ape”, che importa dall’India, in elettrica. Deve però riuscire a comprimere i costi in modo che il suo mezzo venga a costare sui 7.000€, per poter così essere concorrenziale con i piccoli mezzi di trasporto leggero che usano in Giappone che costano più o meno questa cifra. Avendo utilizzato due motori elettrici, la sua “Ape” ha una buona tenuta di strada, non si rovescia in caso di manovre azzardate e non sbanda sul bagnato, ha un’autonomia di 40 chilometri con una velocità massima di 50 km\h. Al momento ne ha vendute 14, ma il costo è quasi il doppio di quello previsto per essere competitivo sul mercato”.