Caos Revisioni, Argenta: “disposizioni ambigue e contraddittorie causano gravi disagi agli utenti ed alle imprese”
“Lo Stato, in tema di revisioni auto, ha tirato a decine di migliaia di centri di revisione privati un bel “pacco” di Natale”.
La denuncia arriva da Fabrizio Argenta, presidente provinciale della Categoria Meccanici di Confartigianato Vicenza, nonché dei centri di revisione artigiani alla luce del tariffario aggiornato per le operazioni di competenza degli Uffici provinciali della Motorizzazione Civile, pubblicato giovedì ed entrato in vigore ieri, che sta causando notevoli disagi agli automobilisti ed alle imprese di revisione.
“Un caos su tutta la linea – spiega il Presidente -. Da un lato ci siamo trovati anche noi officine private autorizzate ex art 80 del Codice della strada, un giorno per l’altro, un aumento di 1,20 euro in favore dello Stato da imputare nei relativi bollettini, nonostante recenti, contrarie precisazioni della Direzione Generale della Motorizzazione. Dall’altro questo inghippo in zona “Cesarini” ha mandato in tilt il sistema che, da ieri mattina, i colleghi ci segnalano avere frequenti interruzioni nei collegamenti tra i centri privati ed il CED della Motorizzazione, che impediscono di fatto l’effettuazione della revisione con un grave danno ai consumatori che non possono rendere utilizzabile la loro auto”.
Confartigianato Vicenza, in sinergia con la Federazione veneta, denuncia l’atteggiamento ambiguo e contraddittorio della Direzione Generale della Motorizzazione. L’Amministrazione infatti, da un lato, ha sempre negato di affrontare in maniera organica le pressanti richieste di adeguare le tariffe delle revisioni, ferme dal 2007, anche a fronte dei notevoli investimenti effettuati dalle imprese per il nuovo protocollo di comunicazione MCNet2, e dall’altro, ha, invece, trovato il modo di garantire maggiori introiti per le casse dello Stato, attraverso disposizioni dell’ultima ora che stanno provocando disagi agli utenti e sconcerto tra gli addetti ai lavori.
“Uno scandalo vero e proprio – conclude Argenta -. Le nostre imprese hanno fatto sforzi pazzeschi per adeguarsi al protocollo MTCNet2 effettuando numerosi interventi sulle attrezzature e acquisirne di nuove con un investimento complessivo in Provincia di Vicenza di oltre 3 milioni di euro. A fronte di questo, il Governo ha continuato a non riconoscere l’adeguamento delle tariffe palesemente in contraddizione con quanto stabilito dalla legge sulle revisioni.