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Accademia Olimpica: giovedì 21 aprile nel complesso universitario di Vicenza terzo appuntamento pubblico del progetto «MAD – mitigazione e adattamento»

Dopo “adattamento” e “responsabilità”, sarà “mitigazione” la parola chiave del terzo incontro del Progetto «MAD – Mitigazione e Adattamento» che l’Accademia Olimpica di Vicenza, per iniziativa della propria Classe di Scienze e tecnica e al quale partecipa anche Confartigianato Vicenza, dedica ai cambiamenti climatici e al loro impatto sull’ambiente in generale e su quello vicentino in particolare.

Aperto a tutti, l’appuntamento si svolgerà giovedì 21 aprile alle 15.30 nel Complesso universitario di viale Margherita, 87 a Vicenza, e declinerà l’obiettivo della “mitigazione” dell’impatto umano sull’ambiente in termini di “sostenibilità”: argomento, questo, particolarmente stimolante in un territorio ad alto tasso imprenditoriale come quello vicentino.  
A Renato Lazzarin, docente dell’Università di Padova, spetterà il compito di illustrare il contributo dell’innovazione tecnologica alla sostenibilità. L’interrogativo di base, dal quale il relatore prenderà spunto, riguarda il modo di soddisfare le esigenze della generazione presente senza che ciò privi le generazioni future del diritto di veder soddisfatte le proprie. È qui che entra in gioco la “sostenibilità”: un uso attento e responsabile delle risorse esauribili, quelle energetiche in particolare, il cui utilizzo comporta una serie di pesanti ricadute ambientali, a cominciare dall’incremento dell’effetto serra. In un mondo che cresce e consuma sempre di più, dunque, all’innovazione tecnologica spetta un ruolo assolutamente strategico.
Gli esempi di soluzioni idonee a combinare esigenze di sviluppo e rispetto dell’ambiente, d’altra parte, non mancano e possono anzi rivelarsi vincenti per le imprese che investano su di esse. Ma come comunicare al pubblico la propria “scelta sostenibile”? Come farlo in maniera eticamente corretta nei confronti dei consumatori ed economicamente positiva per le imprese? A queste domande risponderà Paola Signori, docente dell’Università di Verona, che illustrerà i fondamenti del “green marketing” (basato su prodotti ritenuti preferibili dal punto di vista ecologico) e i rischi dell’ingannevole “greenwashing” (meccanismo attraverso il quale aziende non “verdi” fingono un’attenzione per l’ambiente che in realtà non hanno), riportando i risultati di una ricerca effettuata sulle aziende vicentine.
A chiudere l’incontro con una riflessione complessiva sarà l’accademico Giustino Mezzalira di VenetoAgricoltura, coordinatore del Progetto MAD. Va ricordato che il Progetto è anche legato alla partecipazione, da parte dell’Accademia e di alcuni partner, ad un bando europeo del Programma LIFE.
Il quarto e ultimo incontro in calendario si svolgerà giovedì 5 maggio alle 17 nell’Aula magna della Fondazione Cuoa di Altavilla. Sul canale YouTube dell’Accademia Olimpica sono disponibili i video del primo e del secondo incontro del Progetto. Aggiornamenti anche attraverso la pagina Facebook dell’Istituzione. Per altre informazioni, 0444 324376.

Giustino Mezzalira e la parola chiave del terzo incontro: «Mitigazione»
Le politiche percorribili per controllare il cambiamento climatico devono avere come riferimento due concetti principali: l’adattamento e la mitigazione. Lo ribadisce l’accademico Giustino Mezzalira, coordinatore del Progetto MAD: «”Adattamento” – spiega – significa che ci dobbiamo preparare a vivere in un mondo diverso da quello che abbiamo conosciuto nel passato, quasi sicuramente peggiore. La parola “mitigazione”, invece, si riferisce a tutto quello che possiamo fare oggi per opporci all’aumento delle emissioni di gas ad effetto serra: un impegno che ciascuno di noi deve sentire come proprio».
Due, sottolinea ancora Mezzalira, sono anche i contesti nei quali possiamo agire per mitigare il nostro impatto sul clima: quello degli stili di vita e quello dell’innovazione tecnologica. «Nel primo caso – dichiara l’accademico – ogni singola persona, presa coscienza dell’impatto ambientale del proprio stile di vita, può decidere autonomamente di mettere in atto azioni positive per il clima: consumare meno, porre attenzione all’impronta carbonica di quanto acquista, di quello che fa e così via. Nel secondo caso, la chiave che ci permette di fare di più, meglio e con meno (meno risorse naturali, meno energia, meno inquinamento) è l’innovazione tecnologica. Esempi concreti in tal senso sono lo sviluppo delle fonti rinnovabili di energia, l’aumento dell’efficienza nella produzione e nell’uso dell’energia, l’adozione di tecniche agronomiche che aumentano la possibilità di stoccare carbonio nel suolo. Le aziende più innovatrici nel campo delle tecnologie efficienti e pulite – conclude Mezzalira – si trovano oggi avvantaggiate nella competizione globale e le politiche per opporsi al cambiamento climatico si rivelano, alla fine, vantaggiose per il sistema produttivo, come si è ben visto a Parigi alla COP 21».