ARTIGIANATO VENETO FATTURATO DA EXPORT 2011: + 2,7%. + 4% LE PREVISIONI PER IL 2012
Sbalchiero: “strumenti di accompagnamento ed aggregazioni le armi per fare sempre meglio”
Saldo dell’export positivo, nel 2011, per le piccole imprese e quelle artigiane del Veneto: nonostante la frenata del secondo semestre, il “fatturato” dell’export è cresciuto del 2,7%. E per quest’anno artigiani e piccole imprese del Veneto dovrebbero arrivare ad una crescita di 4 punti. Dati e previsioni sono contenuti nell’Osservatorio congiunturale sull’export della Confartigianato Imprese Veneto.
Le prestazioni migliori nel 2011 sono venute dalla meccanica e produzione di macchinari, con un incremento di circa 7 punti sul 2010, mentre prodotti metallici, mobili e legno sono rimasti sostanzialmente stazionari. Buone le prestazioni di alimentare, vetro, chimica, carta e plastica, tra i 4,5 e i 5 punti percentuali di aumento.
Le esportazioni sono state quasi stazionarie verso i Paesi europei (più 1,1%) e il mercato americano (più 1,7%), mentre la crescita maggiore si è registrata verso i mercati asiatici ed il continente africano. Le previsioni per l’anno in corso vedono in ulteriore ascesa l’export verso il mercato asiatico (più 8,8) e quello africano (più 5%).
Leggermente positivi dovrebbero essere anche i flussi verso i mercati europei e americano.
“L’indagine conferma l’importanza dell’export per la crescita della piccola impresa e di quella artigiana –commenta il presidente della Confartigianato Imprese Veneto, Giuseppe Sbalchiero-. Anche per le imprese artigiane, la battaglia dell’export si combatte su diversi terreni: dal costo del prodotto alla sua qualità, ma è importante anche la “qualità” dell’azienda. Dal profilo che si delinea con la nostra indagine, le imprese, per poter esportare, devono infatti essere dotate di una struttura adeguata, con una decina di addetti mediamente. Inoltre, per accrescere o mantenere la penetrazione sui mercati esteri, sempre più le aziende affiancano alla propria struttura distributiva l’utilizzo di agenzie e consorzi per l’export”.
“Quello delle esportazioni –conclude Sbalchiero- è un filone di attività da valorizzare. Ed il mondo dell’artigianato ha grandissimi margini di sviluppo se adeguatamente supportato. Aumentare l’incidenza del fatturato da export di coloro che già operano con l’estero e soprattutto accompagnare l’aggregazione di imprese per permetterle di affacciarsi al mondo sono obiettivi che stiamo perseguendo con determinazione. E tanto più sarà possibile se su questo obiettivo convergeranno gli sforzi non solo delle imprese ma anche delle istituzioni preposte”.