Il Mandamento di Marostica incontra i Sindaci dell’area
I dirigenti del Mandamento Confartigianato di Marostica e sindaci dell’area hanno rinnovato il tradizionale incontro per uno scambio di opinioni e una analisi sulle problematiche del territorio che coinvolgono il settore dell’artigianato nei singoli Comuni. Il presidente Felice Baggio e i componenti del Consiglio Mandamentale hanno quindi incontrato (al Ristorante “La Veneziana” di Schiavon, mercoledì 20, ndr) i sindaci dei Comuni di Colceresa, Lusiana Conco, Marostica, Pianezze, Nove, Schiavon dopo il rinnovo che ha coinvolto molte amministrazioni e dopo le due fusioni (Mason Vicentino e Molvena in Colceresa e Conco e Lusiana in Lusiana Conco).
L’incontro è partito dall’analisi dei dati elaborati dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Vicenza: nel primo semestre di quest’anno rispetto a quello del 2018, il rapporto imprese artigiane nuove e cessate registra una flessione (-1,2% rispetto ad una media provinciale di -0,9%). Confermata una flessione per il settore delle costruzioni che perde il 2,5%, seguito dal manifatturiero; mentre sono in controtendenza, anche rispetto all’andamento provinciale, le aziende artigiane dei servizi per le imprese e per le persone, queste ultime con un saldo positivo dello 0,9%. In conclusione: al 30 giugno 2019 nel Mandamento erano registrare 1.130 imprese artigiane su un totale provinciale di 23.726 aziende.
“Il 2019 è stato caratterizzato da tanti cambiamenti, più o meno importanti, anche nel nostro territorio – ha esordito il presidente Baggio-. Sono andati alle elezioni Comunali tutti le Amministrazioni del Mandamento, eccezion fatta per Marostica, e per la prima volta sono stati eletti i sindaci dei nuovi comuni Colceresa e Lusiana Conco, frutto della fusione di quattro realtà comunali consolidate. Anche il Consiglio del Mandamento di Marostica ha eletto un nuovo presidente nella continuità del percorso tracciato da Valter Marcon”.
“Come presidente di uno dei Mandamenti di un’area molto importante della nostra provincia rappresento i colleghi facendomi portavoce anche delle loro difficoltà nel fare impresa– ha continuato Baggio -. La prima è quella di trovare interlocutori che si prendano la responsabilità di dare risposte puntuali e concrete, che accettino la sfida di sostenere l’economia confrontandosi con i rappresentanti delle attività produttive, collaborando assieme per individuare e mettere in pratica soluzioni. Nel rispetto delle reciproche competenze. Le critiche possono essere uno stimolo per migliorarsi e crescere, le lamentele accompagnate dalla rassegnazione producono solo negatività e, a lungo andare, danneggiare il tessuto economico e sociale”.
Dopo questo invito al dialogo e confronto, il presidente ha fatto il punto su alcune scelte politiche con ricadute economiche: “Confartigianato ha sempre sostenuto e promosso l’utilità di mantenere gli incentivi per chi ristruttura o adegua l’abitazione secondo criteri di risparmio energetico, ma la novità del Decreto Crescita, il cosiddetto “sconto in fattura”, costringerebbe le imprese a fare, ancora una volta, da banca allo Stato, anticipando denaro che tornerebbe alle aziende in cinque anni, in comode rate, come si diceva una volta. Questa è una stortura del mercato perché avvantaggia grandi imprese e multinazionali a scapito dei piccoli imprenditori e la recente pronuncia del Garante per la concorrenza ci dà ragione. Non è questo il modo per sostenere il tessuto economico italiano, o per aiutare le piccole e medie imprese. La norma deve essere rivista”.
“Anche sul fronte degli incentivi diretti alle imprese dobbiamo insistere e migliorarci – ha proseguito Baggio-. Rinnovare ed evolvere tecnologicamente fa parte del DNA delle nostre aziende e lo abbiamo visto con l’ultimo bando POR FESR per il settore manifatturiero. Oltre 1.200 domande di contributo presentate nella nostra regione, per investimenti complessivi stimati di oltre 353 milioni di euro. Purtroppo non tutte le aziende beneficeranno del contributo, anche se agli iniziali 16 milioni si sono aggiunte altre risorse. Ma il segnale c’è: le aziende si rimboccano le maniche, investono, innovano e rinnovano. Usiamo al meglio questi gli strumenti e chiediamo che le procedure siano snelle, a portata di micro, piccole e medie imprese”.
Altro elemento per il sostegno delle imprese sono i bandi comunali e i fondi di rotazione. “Si tratta di misure che provengono dal nostro territorio e vanno al nostro territorio, essendo mirate per le imprese locali – ha ribadito Baggio-. Dai contributi una tantum per le imprese avviate da giovani ai Fondi di Sviluppo, fino agli incentivi comunali per ristrutturazioni e risparmio energetico, strumenti che mettono in moto le imprese locali del comparto edile e impiantistico. Buone pratiche che, con poco sforzo, possono essere mutuate anche nei nostri Comuni”.
Sul tema della burocrazia, sempre centrale nell’attività di Confartigianato, il presidente ha solo ricordato quanto ISA, cuneo fiscale, adempimenti vecchi e nuovi, rendano problematico fare impresa e fragile la figura di un piccolo imprenditore sebbene tutelare l’artigianato significhi garantire l’occupazione di centinaia di migliaia di persone. Quindi attenzione massima anche sulla tassazione locale.
Passando alle infrastrutture, il presidente ha affermato che “attendiamo fiduciosi l’apertura completa della superstrada, ma nel frattempo dobbiamo fare i conti con una circolazione caotica alla quale siamo ormai abituati ma che normale non è. Un discorso a parte merita anche l’autostrada informatica, quella fibra ottica che dovrebbe finalmente consentire a tutte le aziende di avere una marcia in più”.
Quanto invece all’utilizzo dei fondi messi a disposizione dei Comuni con il Decreto Legge n. 34 del 2019, tutte le amministrazioni del Mandamento hanno eseguito lavori entro i termini previsti utilizzando le risorse (che ammontavano a 360.000 euro). E da una ricognizione effettuata, tutti i lavori sono stati appaltati a imprese della provincia.
“Si tratta un segnale confortante – ha sottolineato Baggio- che ci stimola ad insistere sulla strada degli affidamenti a chilometro zero, privilegiando le imprese locali nell’ottica di un’economia circolare, che reinveste le risorse sul territorio”.
A tal proposito è stato ricordato che Confartigianato assiste le imprese che intendono lavorare con le Pubbliche Amministrazioni attraverso lo sportello MEPA, attivo ormai da alcuni anni, e che promuove presso i propri soci gli avvisi per la formazione degli elenchi degli operatori economici da invitare alle gare.
Sono quindi intervenuti i componenti della Giunta Esecutiva di Confartigianato Imprese Vicenza, Nerio Dalla Vecchia (delegato alle Politiche Territoriali e all’Imprenditoria Femminile), Sandro Venzo delega alla Formazione e Carla Lunardon, e il presidente Anap Marostica, Antonio Marcon. Hanno poi preso la parola i sindaci di Schiavon (Mirella Cogo), Nove (Raffaella Campagnolo), Lusiana Conco (Antonella Corradin), Colceresa (Enrico Costa), Pianezze (Luca Vendramin) e l’assessore alle Attività Produttive di Marostica (Ylenia Bianchin). Tradizionalmente presenti a questo incontro periodico, non sono mancate anche quest’anno le autorità civili e militari, i rappresentanti delle istituzioni, la vice presidente della Banca Popolare Volksbank e il presidente della Fondazione, il presidente del Mandamento Bassanese di Apindustria. In rappresentanza del mondo politico, hanno inoltre partecipato alla serata l’europarlamentare Maura Bizzotto e, per la Regione Veneto, il presidente Roberto Ciambetti, l’assessore Manuela Lanzarin e il consigliere Nicola Finco.