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Partito il Copernicus Hackathon: 36 ore non stop per sviluppare nuovi modelli di business a partire dagli open data, ospitato al Digital Innovation Hub di Confartigianato. Domenica 16 la chiusura con le premiazioni

Al Digital Innovation Hub di Confartigianato Imprese Vicenza, ha preso il via stamattina (sabato 15 febbraio, ndr) il Copernicus Hackathon, ospitato nella sede Associativa di Via Fermi, una maratona di 36 ore con un centinaio di partecipanti, italiani e non, suddivisi in squadra multidisciplinari.
A dare il benvenuto ai partecipanti il direttore generale di Confartigianato, Pietro Francesco De Lotto, che ha ribadito l’importanza di tali eventi: “E’ proprio in occasioni come queste che i giovani possono esprimere al meglio le loro competenze contribuendo davvero allo sviluppo futuro. In particolare, poi, il Copernicus Hackathon premia quelle idee da cui possono nascere effettive applicazioni a favore delle imprese e, quindi, anche della società e dei territori nel loro complesso. Non solo, i ragazzi in queste occasioni possono fattivamente concepire idee utili anche per il loro futuro professionale”.
Presente al via ufficiale della competizione anche Mattia Ierardi, Assessore del Comune di Vicenza con delega all’Innovazione tecnologica e Infrastrutture. “E’ davvero entusiasmante vedere che chi crea il futuro sono davvero i giovani ai quale il futuro appartiene. Ed è significativo che proprio nella ‘casa’ di Confartigianato Imprese Vicenza si guardi e si crei il domani; e la collaborazione con la città su questi temi avrà di certo una prospettiva concreta”.

A dare alcuni suggerimenti ai su come affrontare al meglio la sfida creativa, forti della loro esperienza pluriennale e internazionale, sono stati Jacek Krawczyk (del Comitato Economico e Sociale Europeo Employers Group), Jospeph Paradiso (Alexander W. Dreyfoos (1954) Professor, Direttore Responsive Environments MIT Media Lab, Faculty mentor del MIT Media Lab Space Exploration Initiative) e Valentina Sumini, Space Architect e PostDoc researcher MIT MediaLab.
Cambiamento Climatico e Protezione Ambientale, Trasporti e Mobilità Sostenibile e su discipline quali il Machine Learning, l’Intelligenza Artificiale (AI) e la Cyber Security, questi i temi su cui i partecipanti si cimenteranno con l’obiettivo di elaborare, come detto, idee imprenditoriali innovative basate sull’utilizzo degli Open Data geo spaziali.
I diversi progetti saranno presentati domenica 16 (a partire dalle ore 15) a una qualificata giuria che decreterà i vincitori, ovvero chi avrà elaborato un servizio che sia non solo innovativo dal punto di vista tecnologico, ma anche fattibile e solido sotto il profilo del modello di business.
Non a caso per i vincitori, oltre a premi in denaro, in palio c’è la possibilità di poter accedere al programma di coaching e tutoraggio finanziato dall’Unione Europea, il Copernicus Accelerator, che permetterà di proseguire appunto lo sviluppo dell’idea partorita in occasione dell’hackathon vicentino.
La giuria è composta da esperti di primo piano del mondo scientifico attivi in vari ambiti: Valentina Sumini (Space Architect and Researcher at MIT Boston); Joseph Paradiso (MIT Media Lab Professor. Director of the Responsive Environment Group); Camilla Colombo (Space Engineering at PoliMi), Andrea Taramelli (Ispra – Delegato nazionale Copernicus User Forum); Giorgio Magistrati (ESA ESTEC Exploration Preparation, Research and Technology Team Leader); Arianna Traviglia, Coordinatrice del Centre for Cultural Heritage Technology dell’Istituto Italiano di Tecnologia; Pietro Francesco De Lotto (direttore generale di Confartigianato Imprese Vicenza).
L’evento vanta il patrocinio dell’Agenzia Spaziale Italiana, dell’ESA, di Ispra, della Regione Veneto e del Competence Center Artes 4.0 ed è inoltre annoverata tra le 30 iniziative supportate dal Ministero dell’Innovazione Tecnologia e la digitalizzazione nell’ambito del progetto Repubblica Digitale.