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SOTTOSCRITTO L’ACCORDO INTERCONFEDERALE SULL’APPRENDISTATO ARTIGIANO

Sbalchiero: “2 anni in più che riconoscono la peculiarità delle nostre imprese”

Confartigianato, Cna, Casartigiani, Claai e Cgil, Cisl, Uil hanno sottoscritto ieri sera a Roma l’accordo interconfederale sull’apprendistato artigiano. Si chiude quindi nel migliore dei modi una parentesi di qualche giorno che, come previsto, non ha creato alcun disagio alle imprese.
“Oggi, -dichiara Giuseppe Sbalchiero Presidente della Confartigianato Imprese del Veneto- entra in vigore anche per l’artigianato la nuova disciplina per gli apprendisti. Un piccolo slittamento (7 giorni in tutto) rispetto alle altre tipologie di imprese che ci ha però permesso di ottenere, per le nostre imprese, una migliore applicazione della riforma. Più adatta al nostro mondo.

“Con mia grande soddisfazione –prosegue Sbalchiero- è stata riconosciuta la peculiarità dell’artigianato come ambito nel quale la formazione delle professionalità avviene soprattutto grazie a strumenti come l’apprendistato e quindi la sua durata massima è stata si ridotta ma di un solo anno (da 6 a 5) e non di 3 come previsto negli altri settori. Positivo inoltre  la conferma della valenza formativa dell’impresa artigiana e la possibilità di effettuare la formazione, tutta o in parte, all’interno dell’azienda”.
“Questo nuovo istituto –afferma il Presidente- godrà, qui in Veneto, anche dell’ottimo lavoro svolto con la Regione. Va dato atto infatti all’Assessorato alla Formazione della grande sensibilità dimostrata nell’applicazione veneta delle tematiche dell’offerta formativa dell’apprendistato. Che si è declinata con il coinvolgimento delle Parti Sociali al fine di definire delle linee guida applicative risultato di un accodo piuttosto che di una mera e semplice consultazione così come dettava il testo unico sull’apprendistato
“Ne risulta –spiega Sbalchiero- una offerta formativa sicuramente innovativa che coglie alcune nostre proposte come ad esempio quella di commisurare le ore di formazione teorica sulla base del titolo di studio. È la prima volta che l’offerta formativa è agganciata direttamente alla formazione pregressa dell’apprendista e salutiamo questa novità come un elemento di grande innovazione. E voglio sottolineare anche lo straordinario sforzo dal punto di vista finanziario che ha permesso di avere a disposizione più di 8 milioni di euro per finanziare tutte le iniziative formative”.
“Negli ultimi due anni –conclude Sbalchiero- nell’artigianato veneto sono stati inseriti oltre 22mila apprendisti all’anno (il 31,4% del totale degli assunti con questo istituto)  ma sono certo che questi numeri cresceranno grazie a questa riforma. Potremmo quindi offrire nuove prospettive di lavoro ai giovani le cui statistiche sulla disoccupazione fanno letteralmente tremare i polsi”.