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GLI AUTO-BUS OPERATOR EUROPEI PUNTANO A UN’ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE

Al meeting di Graz ha partecipato per l’Italia il presidente Confartigianato di settore Willy Della Valle

L’idea è quella di creare un’organizzazione europea che rappresenti il settore del trasporto persone: per essere più forti nel mercato, per essere più ascoltati e considerati dalle istituzioni comunitarie, per scambiarsi conoscenze ed esperienze. Se ne è parlato all’annuale meeting di RDA, la Federazione dei Bus Operator Tedeschi, svoltasi di recente a Graz (Austria), cui hanno partecipato i rappresentanti delle più significative organizzazioni sindacali del settore turistico internazionale. Per l’Italia ha partecipato il vicentino Willy Della Valle, presidente nazionale di Confartigianato Auto Bus Operator, che ne ha discusso assieme ai colleghi di Germania, Belgio, Gran Bretagna, Svezia e Svizzera.

Creare un’associazione a livello europeo per il settore del trasporto persone su strada a mezzo bus, è stato osservato, consentirebbe di far fronte comune rispetto alle scelte inerenti il settore che sempre più spesso la Commissione Trasporti della Comunità Europea effettua con ricadute importanti sull’organizzazione delle imprese. Si è quindi cominciato a individuare i maggiori problemi che le ditte devono quotidianamente affrontare per svolgere la propria attività, analizzando i principali rischi che le stesse aziende potrebbero correre, nel prossimo futuro, in relazione all’evoluzione della domanda e dell’offerta di mobilità all’interno di ogni paese e a livello europeo. Ma non solo: si è discusso anche delle opportunità future che la stessa evoluzione del mercato può offrire e delle azioni che si possono mettere in atto a breve e medio termine, così come delle potenziali aree d’azione su cui puntare per sviluppare l’attività.
Tra le problematiche più urgenti da risolvere, è emersa la necessità di armonizzare sia l’Iva a livello comunitario che le tasse sul carburante, in crescente aumento; inoltre, si punta a ottenere per i Bus Operator le stesse agevolazioni che gli Stati riservano al trasporto aereo e ferroviario sull’acquisto di energia, di rilanciare l’immagine del comparto nei confronti del consumatore, di rivedere il regolamento sui tempi di guida e di riposo e di trovare soluzioni per far fronte alla concorrenza sempre più agguerrita nei prezzi dei “low cost” per i collegamenti aeroportuali e ferroviari, possibili anche grazie agli incentivi di cui godono alcuni operatori nel momento in cui vogliono creare linee con destinazione e partenza da e per il loro sito piuttosto che da e per altri siti aeroportuali.