Appalti: sale a 150.000 euro la soglia per l’affidamento diretto. Confartigianato scrive ai sindaci: “Un’occasione per valorizzare e sostenere le imprese del territorio”
“Finalmente un Decreto i cui contenuti sono chiari e favoriscono realmente il tessuto economico del territorio e che dimostra quanto poco basti per fare tanto”.
Il commento arriva da Confartigianato Imprese Vicenza e il Decreto al quale si riferisce è quello per le Misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale, meglio noto come Decreto Semplificazioni, che introduce rilevanti novità anche in materia di appalti. Un tema sul quale da tempo proprio Confartigianato mantiene alta l’attenzione, anche con azioni sindacali, per la concreta ricaduta sul tessuto economico sociale che hanno le scelte delle Amministrazioni in quanto ‘committenti’ dei lavori attraverso le stazioni appaltanti. A ribadire l’importanza di questa opportunità, tanto per le aziende quanto per i Comuni, Confartigianato Vicenza ha inviato proprio oggi una lettera ai 114 sindaci del vicentino. Nel testo della missiva, firmata dal vice presidente con delega alle attività delle Categorie, Gianluca Cavion, e da Nerio Dalla Vecchia, delegato alle Politiche territoriali, pongono l’accento sullo scopo dell’intervento normativo: snellire e velocizzare le procedure di affidamento dei lavori pubblici e di esecuzione degli stessi. Sinteticamente: viene innalzata a 150.000 euro la soglia per affidamento diretto, ovvero senza che vi sia l’obbligo da parte di Comuni di richiesta di preventivi a più operatori; mentre dai 150.000 euro in su si prevede una procedura negoziata a invito (con numero di aziende variabili in base alla cifra prevista per i lavori da eseguire) con la rotazione degli stessi in base ad alcuni criteri.
“Accogliamo con viva soddisfazione queste nuove disposizioni, alcuni passaggi forse avranno qualche criticità interpretativa, ma il Decreto nel suo complesso va nella direzione che da tempo Confartigianato sollecita: valorizzare il tessuto imprenditoriale del territorio con azioni mirate – spiega Cavion-. In questo specifico caso tutta una serie di aziende penalizzate anche dall’emergenza (edilizia e affini, impiantisti, serramentisti, lavori e manutenzione stradale e del verde, servizi quali le pulizie o la sanificazione) potranno trarre beneficio dalle novità introdotte nel Decreto considerata la mole di interventi che le Amministrazioni ordinariamente e straordinariamente realizzano ogni anno, pensiamo solo all’edilizia scolastica, al miglioramento energetico, alla manutenzione stradale. Ricordo anche che gli stessi Comuni possono trarre non pochi vantaggi dall’affidare lavori anche importanti alle aziende del territorio: decremento significativo del traffico da e per il proprio Comune; verifica dell’affidabilità dell’impresa molto più semplice e veloce; maggiore probabilità che le tempistiche di esecuzione siano rispettate”.
“Abbiamo scritto ai Sindaci vicentini affinché colgano le novità del Decreto Semplificazioni facendo propria una logica delle commesse a Km0 – dichiara Dalla Vecchia -. Le nostre imprese durante l’emergenza hanno dimostrato serietà e hanno affrontato la situazione con dignità dando corso a tutto ciò che era possibile per mantenere la loro impresa e il lavoro ad essa collegata, attivo. Tutto ciò con una certa preoccupazione per il futuro vista l’incertezza del mercato e dei consumi. A nostro avviso è quindi tempo che sia colta l’occasione di valorizzare le imprese che operano e restituiscono valore direttamente sul territorio con un riconoscimento da parte degli enti locali. Il Decreto in questo senso dà una spinta in più”.
“Come già in passato e per analoghe iniziative, con estrema trasparenza, Confartigianato attiverà e renderà pubblico un sistematico monitoraggio delle azioni che ogni singola Amministrazione andrà ad attuare con lo scopo di analizzare il livello di applicazione delle nuove disposizioni e la loro ricaduta sulle imprese”. Così chiude la lettera. Insomma non ci sono più alibi, per nessuno.