Autotrasporto. Igor Sartori: Il no della Ministra De Micheli sulle accise gasolio è un atto dovuto. Rimane urgente ripristinare le agevolazione per gli Euro3 e mantenere quelle per gli Euro4 per un anno
Anche da Vicenza soddisfazione per il no della Ministra dei Trasporto, Paola De Micheli, a qualsiasi ipotesi di aumento delle accise sui carburanti. Ma non basta, secondo il presidente degli Autotrasportatori di Confartigianato Imprese Vicenza, Igor Sartori: “Il no deciso della Ministra è positivo ma anche un atto scontato e dovuto. Quello che ci aspettiamo davvero è che prenda provvedimenti immediati per il ripristino delle agevolazioni agli euro 3, scadute il 1 ottobre scorso, e si impegni a mantenere quelle per gli euro 4, in scadenza il 1 gennaio 2021, almeno per un anno”.
Le affermazioni della Ministra sulle accise hanno sgombrato il campo da ipotesi avanzate nelle scorse settimane e che preoccupavano non poco gli addetti del settore.
“Il carburante è una delle voci che più pesano nella gestione di un veicolo commerciale – continua Sartori -. È per questo che l’insieme di stop alle agevolazioni per gli Euro 3 ed Euro 4, e la proposta di aumentare le accise del gasolio rischiavano di essere deleterie per l’intero comparto dell’autotrasporto artigiano”.
In particolare “Lo stop alle agevolazioni delle accise sul gasolio commerciale per l’autotrasporto per i mezzi fino a euro 3 ed euro 4 è una misura che impatta in modo incredibile sul nostro settore. Coinvolge infatti 183mila camion, autobus e pullman, oltre la metà di quelli circolanti in Regione drenando quasi 8 milioni di euro dalle tasche di gran parte delle 6mila imprese venete che ancora oggi danno lavoro a 15mila addetti”, aggiunge Sartori.
Va tenuto conto inoltre che il contesto in cui operano le imprese italiane è caratterizzato da una più elevata pressione fiscale che nel 2020 è del 42,9%, di 1,4 punti superiore al 41,5% della media dell’Eurozona. In particolare, ad agosto 2020, le accise sul gasolio per autotrazione sono del 21,2% superiore alla media dei competitor dell’Eurozona e del 28% al di sopra della media Ue a 27. L’Italia è il paese dell’Unione a 27 con il maggior prelievo di accise sul gasolio. E in Italia la tassazione per unità di CO2 emessa nel settore dei trasporti è di 240 euro per tonnellata CO2, il 54,3% in più della media dei 18 paesi competitor nel trasporto merci internazionale su strada.