Primo corso di formazione per il settore alimentare sulla cosiddetta “shelf life”. Quanto dura il mio prodotto? Come valuto qualità e sicurezza dei prodotti che preparo?
21 ottobre 2020
Continuando la ormai consolidata collaborazione con l’Università di Padova, Confartigianato Imprese Vicenza e Cesar hanno organizzato un breve ma interessantissimo corso di formazione sulla shelf life.
La shelf life è il periodo di tempo in cui un prodotto può essere conservato prima di diventare inadatto alla vendita e/o al consumo.
La vita commerciale dei prodotti alimentari è un tema cruciale e può avere risvolti legati non solo alla qualità ma soprattutto alla sicurezza. Piccoli cambiamenti quali:
- modalità di preparazione
- ingredienti usati
- modifiche nelle proprietà fisico-chimiche o del contenuto in acqua dei prodotti
- minimi sbalzi termici
possono portare a volte al rischio di uno scadimento precoce e anche a problematiche di ordine sanitario, dovute principalmente alla crescita batterica.
Il seminario è tenuto da Stefania Balzan, Ricercatrice del Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione dell’Università degli Studi di Padova e da Luca Fasolato, Professore Associato in Ispezione degli alimenti di origine animale Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione dell’Università degli Studi di Padova; entrambi sono anche docenti del Corso di laurea in Sicurezza Igienico-sanitaria degli Alimenti con sede a Vicenza.
“Si tratta” affermano Balzan e Fasolato “di un momento aperto di formazione e discussione nell’ambito della shelf life degli alimenti nelle produzioni artigianali, in cui si forniscono brevi spiegazioni sulla shelf life dei prodotti dal punto di vista microbiologico e chimico. Porteremo esempi di studi inerenti la shelf life, cercando di fornire consigli su come metterli in pratica all’interno delle realtà produttive. Inoltre daremo indicazioni da fornire ai clienti per la conservazione domestica, che è spesso sottovalutata dagli stessi clienti (es. buone pratiche domestiche di utilizzo)”.
“Ci teniamo molto” concludono i docenti “a favorire la discussione comune entro gruppi di lavoro su esperienze dirette e problematiche frequenti (legislazione, etichettatura, abbattimento, “cook and chill”, malattie trasmesse con gli alimenti)”.