Restano i dazi sui prodotti ceramici provenienti dai Paesi extra Ue. Lo ha deciso recentemente la Commissione Europea. La presidente di Categoria Maroso: “Un risultato ottenuto anche grazie alla voce delle imprese che si levata compatta e forte”
Comunicato 13 – 1 febbraio 2021
Prorogati per altri cinque anni i dazi antidumping sulle importazioni di articoli per la tavola e stoviglie in ceramica e porcellana dalla Cina. Una notizia sulla quale la quale la Categoria Ceramica di Confartigianato Imprese Vicenza esprime la propria soddisfazione. “Un risultato che arriva anche grazie alla partecipazione compatta delle imprese di Confartigianato – commenta Maria Teresa Maroso, presidente Provinciale e Regionale della Categoria Ceramica-. In pratica, la Commissione Europea ha rigettato la richiesta dell’Austria di sospendere i dazi tariffari per alcuni prodotti ceramici, il cosiddetto “biscotto”, provenienti da Paesi extra UE, in particolar modo dalla Cina”.
“La Commissione Europea, che nei mesi precedenti la scadenza dei dazi ha svolto una indagine per verificare se la loro sospensione avrebbe comportato il permanere del dumping ed il conseguente danno alla produzione comunitaria – continua Maroso-, ha confermato un evidente pericolo di riproposizione del dumping ed evidenziato che la maggior parte dei principali mercati di esportazione per la Cina sta introducendo misure antidumping su queste importazioni, situazione che comporterebbe un reindirizzamento verso il mercato UE di queste merci”.
L’azione ha visto in prima linea 40 imprese di Confartigianato (su un totale di circa 60 aziende italiane) che hanno risposto alla call. “Numeri determinanti per orientare, di fatto, la decisione della Commissione Europea”, aggiunge la presidente.
Così, durante la riunione in videoconferenza del Gruppo Economia Tariffaria del 22 gennaio scorso, il delegato austriaco ha ritirato la richiesta di esenzione tariffaria per i “biscotti” in ceramica alla luce delle constata l’opposizione da parte di numerosi Stati membri. A seguito di ciò la Commissione ha rigettato la richiesta.
“Un ottimo risultato della categoria – conclude Maroso- che ci consente di far fronte al rischio dell’invasione di prodotti ceramici dai paesi extra UE con grave danno per le nostre imprese e tutelare la qualità dei nostri prodotti”.