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CANONE AUTORADIO

La Rai conferma: NON SI PAGA

Buone nuove dagli uffici legali della RAI per gli autotrasportatori e per tutti coloro che hanno un mezzo aziendale con autoradio. Dopo le “cartelle pazze” giunte a migliaia di imprese di trasporto e le conseguenti segnalazioni infatti, ad una richiesta di chiarimenti di Confartigianato Roma è giunta dal dr. Giancarlo Biacca la seguente risposta:

le rappresento quanto predisposto dal nostro ufficio competente, con l’auspicio che sia di ulteriore chiarimento. Il canone di abbonamento per l’autoradio è stato soppresso come da Legge 27 dicembre 1997 n. 449 art. 17 comm 8: ”sono soppressi il canone di abbonamento all’autoradiotelevisione e la tassa di concessione governativa concernente l’abbonamento….. omissis”.
Permane invece l’obbligo al pagamento del canone speciale per la detenzione di un apparecchio radio in locali aperti al pubblico o comunque fuori dall’ambito privato familiare in quanto sempre la Legge 27 dicembre 1997 n. 449 all’art. 24 comma 14 ha determinato che: “A decorrere dal 1 gennaio 1998 sono esonerati dal pagamento del canone di abbonamento e della relativa tassa di concessione governativa i detentori di apparecchi radiofonici purché collocati esclusivamente presso abitazioni private.”
Le comunicazioni inviate dalla società Concessionaria informano dell’obbligo a corrispondere il canone di abbonamento speciale qualora si posseggano apparecchiature, detenute nelle sedi delle attività commerciali (uffici, negozio, magazzini, esercizi pubblici etc.), rispondenti ai requisiti indicati nella nota del Ministero dello Sviluppo Economico n. 12991 del 22/02/2012 , e mai si è fatto riferimento ad un canone per l’autoradio.
Un cordiale saluto

Se ne deduce che, i mezzi come camion, furgoni, motrici di TIR oppure auto aziendali, non sono soggette al canone RAI di 29,54 euro per l’autoradio.
Resta senza risposta invece la richiesta di chiarimenti sul metodo. Si era infatti fatto presente che la “campagna abbonamenti” della RAI sta creando molti problemi, soprattutto in relazione alle richieste, le più variegate, che le imprese stanno ricevendo. Vedi richieste di pagamento di Euro 400 per aziende monoveicolari di trasporto di merci per conto terzi, piuttosto che forme ingannevoli del tipo “non ci risulta ancora assolto l’obbligo di versamento del canone” laddove, come è noto, non può esistere l’invio incondizionato di richieste di pagamento basato sulla “presunzione semplice” che l’impresa detenga un apparecchio sottoposto all’obbligo di pagamento del canone speciale.