Malinverni (Ristoratori Confartigianato): “Riaprire al più presto i ristoranti anche di sera”
La cena vale 80% del fatturato di 2mila 800 ristoranti artigiani veneti e una quota consistente delle entrate dei loro fornitori
26 febbraio 2021
“Riaprire al più presto i ristoranti anche di sera”. A dirlo il presidente dei ristoratori di Confartigianato Imprese Veneto e di Confartigianato Vicenza, Christian Malinverni, che continua: “È un tabù incomprensibile che anche nelle zone gialle scatti la chiusura alle 18. Se i nostri commensali sono in sicurezza a pranzo lo sono di certo anche la sera. Mi auguro che il nuovo DPCM, in fase di stesura, tenga conto di questo”.
Parliamo dell’apertura anche a cena del mondo della ristorazione, dai ristoranti alle pizzerie, la cui attività serale vale l’80% del fatturato secondo le stime del nostro Ufficio Studi. Un giro d’affari che non si ferma al lavoro dei 2.751 ristoranti artigiani veneti ed alle loro 10.597 maestranze, ma si estende a tutto il mondo dell’alimentazione artigiana che fornisce loro prodotti della panificazione, pasta, prodotti tipici, bevande e dolci: un esercito di quasi 4mila imprese e 18 mila addetti.
“È molto importante che si consenta, esclusivamente ai ristoranti che si trovano nelle zone gialle e che dimostrano di rispettare i rigidi requisiti previsti -prosegue Malinverni-, l’apertura serale fino all’orario di inizio coprifuoco (ore 22), anche alla luce delle importanti misure di sicurezza adottate, quali il distanziamento dei posti a sedere facilmente verificabile ed il numero contingentato e controllabile di accessi. Con questa possibilità limitata ai soli locali di ristorazione con servizio al tavolo, si coniugherebbero tutela della salute dei cittadini e ripresa dell’attività economica e lavorativa dell’intera filiera agroalimentare regionale”. “Una richiesta che – conclude Malinverni – diventa sempre più pressante da parte dei nostri associati con il progredire della campagna vaccinale. Motivo in più per accelerare su questo fronte, l’economia ne ha bisogno”.