Registro telematico cereali e farine. Intervento unitario nei confronti del Ministero Politiche Agricole
Confartigianato ha chiesto di venire ascoltata in sede di attuazione del decreto ministeriale
7 giugno 2021
Anche gli alimentaristi artigiani vicentini hanno preso posizione sul registro telematico cereali e farine. La legge Finanziaria 2021 ai commi da 139 a 143 contiene alcune disposizioni riguardanti l’istituzione di un registro telematico di carico e scarico dei cereali e delle farine dei cereali.
Viene previsto che qualsiasi impresa (ad esempio molini, panifici, pastifici, etc) che detiene un quantitativo superiore alle 5 tonnellate annue di singolo prodotto, ha l’obbligo di registrare le operazioni di carico e scarico del prodotto, di qualsiasi provenienza (nazionale, unionale o paese terzo), entro sette giorni lavorativi dall’effettuazione di suddette operazioni, in un apposito registro telematico istituito nell’ambito dei servizi del Sistema informativo agricolo nazionale.
Dovrebbe essere emanato un decreto per indicare le modalità operative per adempiere all’obbligo.
D’intesa con Confesercenti e CNA, Confartigianato ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri e al MiPAAF nella quale, in considerazione del fatto che le imprese alimentari soggette all’obbligo applicano già sistemi di tracciabilità, viene denunciato che tale obbligo si configura come un nuovo inutile aggravio burocratico e gestionale per le imprese, risultando peraltro sproporzionato rispetto agli obiettivi dichiarati della norma.
Nell’esprimere quindi forte contrarietà e preoccupazione per i risvolti gestionali e amministrativi del nuovo onere, Confartigianato ha chiesto di venire ascoltata in sede di attuazione del decreto ministeriale, ai fini della definizione delle modalità attuative e, se possibile, per ristabilire il perimetro del nuovo obbligo.