ALIMENTARE: NESSUNA PROROGA PER ATTUAZIONE ART. 62
Deon: “Le norme nate da revisionare creano solo confusione. Un tema così importante avrebbe meritato più attenzione”
“Le norme nate da revisionare creano solo confusione. Temi così importanti come quello delle regole tra clienti e fornitori e sui tempi di pagamento avrebbero meritato una riflessione più approfondita”. E’ il commento di Giacomo Deon, Presidente della Federazione Alimentazione di Confartigianato nazionale e regionale veneta alla vigilia dell’entrata in vigore dell’ art. n°62 e a seguito delle dichiarazioni del Ministro per le Politiche agricole, Mario Catania che hanno allontanato ogni ipotesi di proroga all’attuazione dell’articolo 62 del decreto liberalizzazioni, anche se, ha dichiarato lo stesso Ministro, “la complessità della materia renderà necessario ritornare sul tema nei prossimi mesi”.
“Tra le molteplici questioni trattate dal Governo con il decreto legge 24 gennaio 2012, n. 1, recante “Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività”, convertito con modificazioni dalla legge 24 marzo 2012 n. 27 –spiega Deon, l`Art. 62, rubricato “Disciplina delle relazioni commerciali in materia di cessione di prodotti agricoli e agroalimentari” porta con sé la volontà di stabilire un rapporto fornitore/cliente più “rigido” in termini di tempistica, come già avviene in altri paesi avanzati, ma –prosegue il Presidente- bisogna tenere presente che la sua applicazione prevista per domani (oggi per chi legge ndr), cade in un momento di grave crisi e nel quale molte aziende hanno grandi difficoltà in termini di liquidità. La malattia rappresentata dai ritardati pagamenti deve essere curata a tutti i livelli, nei tempi e nei modi giusti. Se di fatto risultasse inapplicabile, causa l’improbabile immediato adeguamento dei tempi di pagamento a tutti i livelli della filiera, l’Art. 62 potrebbe portare a risultati drammatici”.
“Pertanto –conclude Deon- avremmo preferito una maggiore attenzione visto che lo stesso Ministro, ancora prima che il provvedimento entri in vigore, conviene sulla necessità di aggiustare il testo di fronte alle tante problematiche che questo comporterà. La Confartigianato alimentazione ha già a suo tempo evidenziato le criticità connesse ad un applicazione della norma. Difficoltà che nemmeno il decreto interministeriale di attuazione ha chiarito in maniera esaustiva. Pertanto non ci fermiamo qui. Stiamo predisponendo un nuovo documento che invieremo a breve ai Ministeri coinvolti contenente le modifiche che riterremo opportune”.