BONOMO (CONFARTIGIANATO VICENZA): “FINALMENTE LA NORMA SUI TEMPI DI PAGAMENTO CHE CI AVVICINA ALL’EUROPA, MA NON SI DIMENTICHI IL SETTORE EDILE”
“Anche l’on. Raffaello Vignali, vicepresidente della Commissione Attività Produttive della Camera, nel nostro incontro dell’altro giorno a Vicenza ha riconosciuto che, se un tempo le imprese chiudevano per debiti, oggi spesso sono costrette a chiudere per i crediti che non hanno potuto riscuotere. Perciò va dato atto al Governo d’aver mantenuto l’impegno di recepire entro novembre, con la delega contenuta nello Statuto delle Imprese, la Direttiva europea che porta a 30/60 giorni i tempi di pagamento nelle transazioni commerciali tra Stato, privati e imprese, anticipando addirittura il termine – che era fissato al marzo 2013 – al prossimo primo gennaio. Questo non solo comporterà maggiore liquidità per le aziende, ma garantirà loro anche competitività col resto d’Europa”.
Così Agostino Bonomo, presidente di Confartigianato Vicenza, esprime il proprio giudizio sostanzialmente positivo sul provvedimento recentemente varato dal Consiglio dei Ministri, “anche se – sottolinea – hanno ragione le imprese edili a osservare che nel decreto legislativo sono stati esclusi i lavori pubblici, un settore molto colpito dal grave fenomeno dei ritardi di pagamento. Il Governo, dunque, ora modifichi le norme sui pagamenti previste dalla disciplina sugli appalti, adeguandole a quanto previsto dalla Direttiva europea che fa esplicito riferimento alla progettazione e all’esecuzione di opere e edifici pubblici, nonché ai lavori di ingegneria civile”.
“È comunque importante – aggiunge Bonomo – che finalmente anche in Italia ci siano regole chiare per combattere quel malcostume dei cattivi pagatori che mette in ginocchio le piccole imprese. Oggi in Italia i tempi medi di pagamento della PA e dei privati nei confronti delle ditte sono di 180 giorni, e nell’ultimo anno sono aumentati di 44 giorni. Rispetto alla media UE, nel nostro Paese i tempi medi di pagamenti sono il doppio per quelli tra privati e il triplo per quelli della Pubblica Amministrazione. Ma numerosi imprenditori devono attendere addirittura anni per essere pagati”.