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RINNOVI CONFARTIGIANATO NAZIONALE

Il trevisano Giuliano Secco nominato Presidente nazionale Abbigliamento

Il trevisano Giuliano Secco è stato nominato Presidente Nazionale dell’Abbigliamento di Confartigianato. L’assemblea l’ha eletto all’unanimità assieme al nuovo direttivo.
Giuliano Secco, classe 1952, sposato con due figli, lavora nel settore da trent’anni. Titolare assieme alla moglie della Tiemme sas di Badoere (TV), un laboratorio presente dagli anni ’80 specializzato nel settore della confezione, sartoria e finissaggio (occhielli, bottoni, zip, accessori vari). Tipologie di lavorazione alle quali si sono aggiunte più recentemente il ripristino dei capi ed il rimaglio. Di altissima qualità ed innovative le attrezzature impiegate: occhiellatrici e asolatrici elettroniche, attacca bottoni, travetta elettronica, attacca bottoni fuori campo, attacca borchie, lineari che permettono all’azienda uno standard qualitativo eccellente e di annoverarsi con orgoglio nella fascia alta di servizio alla clientela. Giuliano Secco è da molti anni attivo a livello associativo.  Presidente di categoria in provincia di Treviso, ha governato negli ultimi anni la Federazione Regionale della Moda con la quale ha raggiunto risultati eccellenti sia per la salvaguardia del made in Italy che nella lotta alla contraffazione ed ai laboratori cinesi.
“L’articolo 16 della legge n.166 del 20 novembre 2009 ed il logo 100% made in Italy che ad esso si ispira –ha dichiarato Secco- sono le due grandi opportunità da cui partire per potenziare il canale distributivo diretto delle nostre imprese sia in Italia (attraverso lo strumento degli spacci aziendali) che all’estero facendo leva sulla qualità artigiana del prodotto, il 100% made in Italy ed il servizio su misura”.
“Ma non basta –ha proseguito il neo Presidente- dobbiamo puntare ad accordi di filiera per operare come un vero “sistema a rete” al fine di aumentare l’efficienza e la ricerca massima di sinergie (velocità, flessibilità, reattività, ecc.) e tutelare maggiormente le aziende artigiane nei confronti di pratiche scorrette ed illegali. Un risultato raggiungibile se ci faremo promotori di un più stretto dialogo e maggiore stabilità nei rapporti tra Grande Committenza e fornitori”.
Tra i punti salienti del programma di mandato di Giuliano Secco infine c’è la lotta al  fenomeno del lavoro irregolare, spesso organizzato in laboratori di subfornitura gestiti da imprenditori di etnia cinese. Tre le azioni principali: primo diffondere in tutto il Paese la cultura del controllo sul territorio da parte delle autorità competenti. Si vanifica altrimenti il lavoro fatto nelle regioni più attente a causa della migrazione dei laboratori. Secondo, richiedere verifiche più stringenti sui trasferimenti di denaro all’estero tramite MONEY TRANSFER. Terzo, proporre l’introduzione della responsabilità solidale dei committenti qualora venisse dimostrato in maniera incontrovertibile il legame di lavoro (ordini, fatture, bolle di accompagnamento) oltre a prevedere la distruzione (oppure in alternativa l’assegnazione in concessione ad enti, associazioni del volontariato e della società civile es. Caritas) dell’eventuale materiale sequestrato”.