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Progetto School&Job per unire domanda e offerta di lavoro

Le aziende si mettono in gioco e sono pronte a ripartire. Ma vanno aiutate a trovare specifiche figure professionali, sempre più richieste.

E allora che fare? Confartigianato da tempo è attiva anche su questo fronte. L’ultimo progetto, in ordine di tempo, si chiama “School&Job” e, tramite il Cesar, è dedicato a cogliere e sviluppare le opportunità offerte dal “Sistema duale” in termini di formazione delle risorse e del capitale umano del futuro, per far incontrare domanda e offerta di lavoro. Accanto agli studenti, protagoniste sono le imprese: sono previsti un servizio di consulenza per la miglior forma contrattuale con cui avviare il percorso, un servizio di “check” relativamente a tutta la documentazione necessaria in tema di sicurezza, una consulenza in merito alle agevolazioni fiscali e contributive previste per l’Apprendistato Duale.
L’iniziativa, in fase sperimentale, nasce con l’obiettivo di colmare il divario, e far incontrare domanda e offerta di lavoro, intercettando i giovani che frequentano le scuole professionali di indirizzo (CFP Trissino, Engim, CPV, CFP Salesiani Don Bosco, CFP San Gaetano) più il corso post-diploma ITS Academy Meccatronico Veneto, per avvicinarli da subito alle imprese del settore Metalmeccanico che cercano tali figure, coinvolgendoli in un percorso di crescita personale e professionale attraverso il “sistema duale”.

Le fasi del progetto prevedono una prima visita in azienda per una sua profilazione quanto più precisa sulle reali abilità e competenze richieste; segue la comunicazione alle scuole di quanto emerso, per individuare i candidati più idonei in un’ottica di allineamento dei bisogni di scuole e imprese. Il passo successivo è quello di un “project work” per il giovane e per l’impresa, ovvero un percorso che permetta una crescita personale e professionale del ragazzo. Ultimo passaggio è il monitoraggio e la valutazione per percorso, evidenziandone punti di forza ed eventuali punti critici: andando, nel primo caso, a “modellizzare” il percorso, nel secondo a intervenire e ripensare ciò che non ha funzionato.

Considerato l’impatto dell’inserimento di giovani in azienda, il progetto vede la collaborazione di Confartigianato Vicenza attraverso le sue aree Scuola, Relazioni Sindacali e Contrattuali, Area Lavoro e Gestione Aziendale.
“Con questa iniziativa – commenta Carlo Pellegrino, presidente del Cesar- si prosegue e si approfondisce un percorso ineludibile per avvicinare imprese e scuola, rispondendo alle esigenze delle prime di perseguire le proprie strategie di crescita grazie a collaboratori qualificati, e ai secondi di intraprendere già da subito un percorso occupazionale e professionale. Un’iniziativa importante, anche in un’ottica di ripresa post pandemia”. 

Realtà attuale e prospettive

I dati elaborati dall’Ufficio Studi Confartigianato Vicenza a fine aprile relativamente al I trimestre 2021 ci confermano che l’occupazione dell’artigianato “tiene” rispetto a un anno fa. Ora – passata, si spera, la tempesta – le imprese vicentine sono pronte a ripartire. Le opportunità offerte del PNRR, e le sue voci di investimento, alimentano speranze e ottimismo, così come la ripresa economica fuori Italia. Il nocciolo è che oggi, più di ieri, le imprese, e in particolare nei comparti Metalmeccanica, Edilizia e Moda, hanno bisogno di profili specializzati, di personale ri-qualificato in ambito tecnico, senza trascurare l’aspetto delle competenze digitali ormai imprescindibili (e lo abbiamo visto con l’emergenza Covid). Aspetti confermati dall’Indagine Excelsior Unioncamere che ci spiega come, per i prossimi tre anni, la richiesta del mondo produttivo riguarderà proprio figure tecniche e specializzate (43,8% del totale). Non è quindi un caso che a Vicenza (il dato è del 2019) le aziende ‘preferissero’ come indirizzi di studio (livello secondario e post secondario) quelli di Meccanica, Meccatronica, Energia, Elettronica ed Elettrotecnica.

Realtà quali i Centri Formativi Professionali (CFP), gli Istituti Professionali e Tecnologici e gli Istituti Tecnici Superiori (ITS) hanno un tasso di occupabilità dei loro studenti che si assesta ben sopra il 90%. Proprio per favorire l’incontro tra le esigenze dell’azienda e i percorsi scolastici Confartigianato Vicenza, recentemente, ha proposto dei webinar per i docenti dell’Engim a cura degli Installatori d’Impianti; sugli ITS si è svolto un incontro di approfondimento online cui ha partecipato anche il ministro per l’Istruzione Patrizio Bianchi, mentre con il Cesar è nato il progetto sperimentale School&Job, e a Valdagno è in partenza il corso post-diploma per il settore Moda incentrato sulla sostenibilità.

Tornando ai dati, il fabbisogno delle imprese da qui al 2023 riguarda soprattutto le filiere Sostenibilità e Digitale, nelle loro varie declinazioni; seguono le filiere Salute e Benessere, Education e Cultura, Meccatronica e Robotica, Mobilità e Logistica, Energia. Anche in questi ambiti Confartigianato Vicenza si sta muovendo, con percorsi di approfondimento legati alle opportunità offerte al Sistema Casa dal Superbonus 110% e iniziative di formazione “ad hoc” per i diversi settori attraverso il DIH – Digital Innovation Hub. 

E va comunicato ai giovani che l’artigianato, oggi, è spesso frontiera di innovazione e creatività e può dare quindi molte soddisfazioni, anche economiche.

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