EDILIZIA – APPALTI PUBBLICI: “WHITE LIST” PER LE IMPRESE VIRTUOSE
Bassani: “Garanzia di correttezza per aziende in regola”
Maggiore trasparenza per la stazioni appaltanti ed elenchi, white list, delle imprese oneste presso le Prefetture. Sono queste le due principali novità che riguardano gli appalti pubblici, contenute nel disegno di legge anti-corruzione approvato al Senato.
“Apprezziamo l’impegno concreto del Governo nella lotta alle infiltrazioni della criminalità organizzata in un settore vitale per l’edilizia, come quello degli appalti pubblici -ha commentato Paolo Bassani, Presidente Federazione Edili di Confartigianato Imprese Veneto–. Le white list, infatti, potranno contribuire, assieme al grande lavoro svolto dalle Casse edili (solo la nostra CEAV emette ogni anno oltre 25mila DURC, il Documento Unico di Regolarità Contributiva, indispensabile per operare negli appalti pubblici), a garantire la correttezza delle migliaia di imprese in regola operanti nel comparto nella nostra regione. Come denunciato in molte occasioni e dimostrato dagli interventi di magistratura e polizia le infiltrazioni mafiose nei cantieri avvengono infatti spesso con imprese che non rispettano le norme in materia di contributi, retribuzioni, sicurezza sul lavoro e fanno largo uso di lavoro nero. Imprese venute dal nulla e che finiscono nel nulla”.
Nel ddl sono contenute, tra le altre, misure per la prevenzione di infiltrazioni illecite in edilizia e soprattutto nelle gare d’appalto, settori da sempre più esposti a tale rischio.
Al fine di garantire in ogni fase delle gare la massima trasparenza, legalità e vigilanza, tutelando altresì le imprese virtuose, è prevista all’art. 13 l’istituzione presso le Prefetture di elenchi di «fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori» che non presentano rischi di infiltrazioni della criminalità organizzata, le cosiddette “white list”. Le Prefetture avranno il compito di verificare periodicamente il sussistere di tale condizione, che qualora venga meno, comporterebbe la cancellazione dell’impresa dagli elenchi.
“Mi preme sottolineare –spiega Bassani- che coerentemente con il principio della semplificazione, alle aziende presenti nella lista, non sarà più chiesta la documentazione antimafia, prevista dalla legge, per l’esercizio della propria attività, ma le stesse dovranno comunicare tempestivamente alle prefetture eventuali variazioni degli assetti societari entro 30 giorni dalla data di modifica.“
Le white list tuttavia diventeranno operative solo con l’emanazione (entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge) del decreto interministeriale, che definirà i criteri per la creazione degli elenchi.
Sempre al fine di assicurare la massima trasparenza nelle gare d’appalto, sono indicate all’art.3 comma 18 le informazioni che le stazioni appaltanti sono tenute a pubblicare nei propri siti web istituzionali relativamente ai bandi: la struttura proponente, l’oggetto del bando, l’elenco degli operatori invitati a presentare offerte, l’aggiudicatario, l’importo di aggiudicazione, i tempi di completamento dell’opera, servizio o fornitura e l’importo delle somme liquidate.
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