MADE IN, UN BARLUME DI SPERANZA.
Il Governo si impegna per un ritorno alla proposta di regolamento
Forse ancora nulla è perduto in merito alla proposta di regolamento sul “made in” ritirata il mese scorso dalla Commissione europea. Il ministro allo Sviluppo economico Corrado Passera scrive una lettera contrariata al commissario Ue al Commercio, Karel De Gucht. La scorsa settimana era in agenda un incontro tra Passera e gli onorevoli Cristiana Muscardini (vicepresidente della commissione Commercio Internazionale al Parlamento europeo) e Gianluca Susta, tra i relatori italiani del regolamento approvato a larga maggioranza dal Parlamento europeo nell’ottobre 2010, in seguito rimasto incagliato in consiglio. Motivo dell’incontro: valutare le conseguenze e le iniziative da prendere dopo il ritiro da parte della Commissione europea del regolamento sulla denominazione d’origine dei prodotti importati dai Paesi extra Ue. “Il ministro Passera ha mostrato grande determinazione rispetto alle necessità di continuare a battersi per un cambiamento di rotta sul tema del made in”, ha dichiarato Muscardini al quotidiano Il Sole 24 Ore. “Faccio notare – ha aggiunto – che il passo indietro ancora non è finito in Gazzetta ufficiale. Il prossimo 29 novembre c’è un Consiglio dedicato al commercio e ha fatto bene il ministro a manifestare per lettera stupore e contrarietà molto forte alle autorità di Bruxelles”. Secondo l’onorevole si può chiedere di non ritirare il dossier, ma ci sarebbero anche i margini “per sondare e capire quali sono i punti ancora emendabili per il Consiglio”.