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Il Museo del Gioiello di Vicenza ha riaperto l’esposizione “Gioielli italiani”

Il Museo del Gioiello di Vicenza ha riaperto le sue porte con l’esposizione dedicata alla creatività Made in Italy nelle suggestive sale al pianterreno del capolavoro palladiano.

Da fine settembre, il Museo del Gioiello di Vicenza ha riaperto le porte ai visitatori dopo la chiusura forzata legata alle misure anti Covid e ha avviato una fase di rilancio che intende anche rafforzare i rapporti con i produttori orafi locali, protagonisti, come la Fiera, dell’economia di settore.

All’interno del Museo è così ora possibile visitare “dal vivo” l’esposizione permanente “Gioielli Italiani”, inaugurata online a dicembre dello scorso anno e finora fruibile solo in formato digitale.

Il direttore del Museo del Gioiello, la professoressa Alba Cappellieri, illustra così il contenuto della mostra: “Essa nasce dalla volontà di celebrare il gioiello Made in Italy per i suoi valori culturali, estetici e manifatturieri, ma anche come una risorsa economicamente rilevante per le nostre esportazioni. Il gioiello, e il Museo lo dimostra, si fa portatore di valori materiali e immateriali tipicamente italiani: bellezza formale, qualità manifatturiera, varietà e innovazione. Per raccontare meglio e per un periodo di tempo più lungo il gioiello italiano abbiamo deciso perciò di estenderne la durata fino a farla diventare un’edizione permanente». 

I 270 gioielli presenti in nove sale tematiche, selezionati dal comitato scientifico che ha coinvolto i distretti orafi di Vicenza, Valenza, Arezzo e Torre del Greco, mettono in evidenza l’alto artigianato dei grandi artisti orafi, delle maison, dei protagonisti del gioiello moda, dei designer e delle eccellenze caratterizzate da tecniche e materiali propri del Made in Italy: dal corallo alla filigrana, dal micromosaico alla pietra lavica e gli scenari del futuro.

Con questa esposizione aperta ai visitatori, il prestigioso spazio museale di Italian Exhibition Group (IEG), allestito in Basilica Palladiana e gestito in collaborazione con il Comune di Vicenza intende non solo consolidare il suo ruolo di riferimento culturale per l’intero settore orafo e per il territorio, ma anche arricchire la già florida offerta artistica della città: dal 2019, infatti, è entrato all’interno del circuito di location museali e monumentali del centro storico visitabili con il biglietto unico Vicenza Card. Una sinergia che si rafforza anche nella gestione operativa della biglietteria e del bookshop grazie all’accordo di collaborazione con il Consorzio “Vicenza è”, che già coordina i siti turistici cittadini. 

È ancora il direttore del Museo del Gioiello, Alba Cappellieri, a illustrare altri aspetti della mostra attuale: «Per la quarta edizione delle sue esposizioni, il nostro sito museale ha lasciato la sua veste ‘mutante’ per diventare un museo permanente dedicato al gioiello Made in Italy. Mantenendo il pluralismo come chiave di interpretazione, il Museo aggiunge così un altro livello di lettura che riguarda il territorio italiano, in termini di creatività e di manifattura. I visitatori possono trovare l’eccellenza italiana tra tradizione e contemporaneità, il bello e ben fatto che, ancora oggi, è il segno distintivo della produzione nazionale».

«Sono particolarmente soddisfatto per la riapertura del Museo del Gioiello – ha affermato al proposito il sindaco di Vicenza, Francesco Rucco. – Mi sono impegnato personalmente per arrivare a questo traguardo che consente di arricchire la già ampia offerta del circuito museale cittadino che tante soddisfazioni ci ha dato anche durante l’estate, sia in termini di presenze turistiche sia per quanto riguarda gli introiti dai biglietti d’ingresso. Un tassello in più, questo, che va ad impreziosire l’ampio progetto che stiamo realizzando per la candidatura di Vicenza a capitale italiana della cultura per il 2024, assieme alla riapertura al pubblico di Palazzo Thiene. Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato per il raggiungimento di questo importante risultato».

«Con grande piacere abbiamo annunciato la riapertura al pubblico del Museo del Gioiello – ha dichiarato a sua volta il presidente di Italian Exhibition Group (IEG) Lorenzo Cagnoni –, l’unico esempio in Italia e tra i pochi al mondo di questo genere, che negli anni ha saputo affermarsi quale baricentro narrativo e di valorizzazione dell’universo culturale dell’oreficeria e della gioielleria. Nato nella città del Palladio, luogo di indiscusso valore artistico e culturale nonché uno dei più importanti distretti manifatturieri al mondo, il Museo celebra la tradizione orafa vicentina e il suo patrimonio artigiano e imprenditoriale. Un Museo per tutti e di tutti, che attraverso uno sforzo comune e una progettualità condivisa con l’Amministrazione comunale di Vicenza veicola contenuti di assoluto valore per l’economia del territorio e per la comunità».