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CAVE. NEL 2013 SI PUNTA AL NUOVO PIANO ATTESO DA 30 ANNI

Dopo un anno di lavoro intenso della Confartigianato Edili del Veneto in stretto contatto con gli uffici competenti della Regione Veneto, nel 2013 dovrebbe vedere la luce anche il nuovo Piano Cave del Veneto, atteso ormai da trent’anni. Ad annunciarlo Paolo Bassini, Presidente regioanle della Categoria che ne ha avuto notizia direttamente dall’assessore regionale alle politiche ambientali. Lo scorso ottobre la giunta regionale ha approvato infatti il Documento Preliminare del Piano Regionale dell’Attività di Cava (PRAC) e il relativo Rapporto Ambientale Preliminare, nell’ambito della procedura di valutazione ambientale strategica VAS, cui sono sottoposti tutti i piani regionali. La responsabilità della redazione dei documenti di piano è stata affidata agli uffici regionali ed è stato avviato da tempo il confronto con le principali parti interessate mediante la costituzione di un “Laboratorio PRAC”, a cui partecipano Province, comuni, imprenditori, ambientalisti e tecnici. “Il Rapporto Ambientale Preliminare non è ancora il Piano – sottolinea l’assessore – ma è il primo passo, previsto dalla normativa della Valutazione Ambientale Strategica, necessario per la fase di consultazione con tutti i soggetti competenti”. Il Documento Preliminare prevede che il Piano Cave sia costituito da tre fasi, strettamente correlate tra loro: la fase conoscitiva, la fase di analisi e la fase propositiva e, soprattutto, individua gli obiettivi strategici, economici ed ambientali, che il piano deve perseguire. Il Rapporto Ambientale Preliminare li analizza in ragione dei possibili impatti ambientali significativi derivanti dall’attuazione del piano stesso e della sostenibilità dei risultati attesi, in coerenza con gli obiettivi di sviluppo sostenibile della Comunità Europea e con gli obiettivi contenuti in tutti gli altri piani della Regione.