Contributi alle imprese: nuovi fondi per il 2022
Il 2022 si apre con l’arrivo di fondi per contributi su diverse progettualità che interessano direttamente le imprese artigiane.
Confartigianato è pronta a supportare le aziende nel capire le opportunità che si presentano e come coglierle al meglio. In palio 40 milioni per l’imprenditoria femminile, 90 per l’installazione di colonnine di ricarica, 10 per il settore concia. L’Ufficio Bandi e Categorie dell’associazione vicentina è a disposizione per fornire tutte le informazioni e i dettagli sui contributi alle imprese e per le modalità di accesso.
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Imprenditoria Femminile
Sono 40 i milioni di euro previsti per il Fondo a sostegno dell’impresa femminile. Tre le linee di intervento ammesse: investimenti per l’avvio dell’attività e sostegno alla nascita delle imprese femminili; consolidamento e rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale delle imprese femminili, con specifica attenzione ai settori dell’alta tecnologia; programmi e iniziative per la diffusione della cultura imprenditoriale femminile e programmi di formazione e orientamento verso materie e professioni in cui la presenza femminile è ancora marginale.
Un aspetto, quest’ultimo, molto importante. “In Confartigianato, e specificamente come Gruppo Donne Impresa, è costante l’attenzione verso una riduzione del ‘gender gap’ anche nel mondo imprenditoriale. E in questo senso l’azione di dialogo e confronto con il mondo della scuola è uno strumento prezioso, che va alimentato anche attraverso progettazioni comuni” spiega Paolo Zanotto, presidente del Movimento Donne Impresa di Confartigianato Vicenza che rappresenta 4500 aziende.
A beneficiare dei contributi alle imprese possono essere aziende nascenti o già esistenti, imprese individuali, lavoratrici autonome; persone fisicheche intendono avviare l’attività, purché entro 60 giorni dalla comunicazione positiva della valutazione della domanda.
Quanto alle spese ammissibili, le voci sono molto articolate: impianti, macchinari e attrezzature nuove di fabbrica; immobilizzazioni immateriali necessarie all’attività oggetto dell’iniziativa; servizi “cloud” per la gestione aziendale; personale dipendente, assunto a tempo indeterminato o determinato dopo la data di presentazione della domanda e impiegato nell’iniziativa agevolata; esigenze di capitale circolante (con limiti). In termini di agevolazioni, per le nuove imprese è previsto l’80% di contributo a fondo perduto fino a un massimo di 50mila euro in riferimento a progetti che toccano investimenti fino a 100mila euro; per progetti di investimento superiori e fino a 250.000 si arriva al 50% di contributo a fondo perduto delle spese ammissibili fino a un massimo di 50.000 euro. Alle nuove imprese sono erogati inoltre servizi di assistenza tecnico-gestionale fino a un massimo di 5mila euro.
Per le imprese che intendono consolidarsi, le agevolazioni arrivano fino a un massimo di copertura dell’80% delle spese ammissibili, percentuale che prevede sia una quota a fondo perduto e sia una di finanziamento agevolato di 8 anni a tasso zero.
Infine, il fondo prevede anche stanziamenti per iniziative di promozione dell’imprenditoria femminile nelle scuole e nelle università, attività di orientamento e formazione verso percorsi di studio nelle discipline scientifiche e azioni di comunicazione per diffondere la cultura femminile d’impresa.
La ‘dote’ finanziaria per le tre linee di intervento è di: 8.200.000 euro per le startup; 25.600.000 euro per le azioni di consolidamento; 6.200.000 euro per la promozione della cultura e della formazione imprenditoriale femminile.
Solo dopo la pubblicazione del provvedimento del Ministero si potrà accedere al Fondo con apposita domanda che dovrà essere compilata esclusivamente per via elettronica. I contributi saranno concessi dopo una valutazione, secondo l’ordine cronologico di presentazione e la pertinenza agli specifici requisiti richiesti, entro sessanta giorni dalla data di presentazione della domanda.
Per informazioni: bandi@confartigianatovicenza.it
Colonnine di ricarica
Nel medesimo periodo uscirà anche il bando del Ministero della Transizione Ecologica per l’erogazione di contributi a fondo perduto del 40% finalizzati a sostenere le imprese e i professionisti nell’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica di veicoli elettrici. Un intervento per cui sono stati stanziati 90 milioni di euro complessivi.
“Si tratta di un’occasione importante per le aziende che intendono investire in sostenibilità e per questo Confartigianato Imprese Vicenza, in collaborazione con CAEM – Consorzio per le forniture di energia elettrica e gas, è a disposizione delle imprese per raccogliere le manifestazioni d’interesse e fornire assistenza tanto nella progettazione che nell’accesso ai contributi”, commenta il delegato alle Politiche per la sostenibilità, Andrea Rizzato. Al proposito, può fare domanda anche chi avesse installato una colonnina dopo l’entrata in vigore del decreto (20 ottobre 2021).Per le aziende si tratta di un’opportunità interessante e conveniente per mettere a disposizione i propri spazi (parcheggi, piazzali o pertinenze) per i punti di ricarica di veicoli elettrici dedicati ai propri clienti, addetti o dipendenti.
Il provvedimento rientra nel programma nazionale infrastrutturale per la realizzazione di reti per la ricarica dei veicoli alimentati a energia elettrica, nel quale si individua un numero di punti di ricarica necessario per raggiungere l’obiettivo del Piano nazionale integrato per l’energia e il clima (PNIEC) di almeno 6 milioni di veicoli elettrici circolanti al 2030, pari a 3,3 milioni di punti di ricarica privata, 31.500 colonnine di ricarica pubblica veloce e 78.600 colonnine di ricarica pubblica lenta.
“La sostenibilità – ricorda Rizzato – è uno dei goal dell’Agenda 2030 sul quale Confartigianato ha posto l’attenzione. Già quest’anno abbiamo lanciato la campagna #èimpresasostenibile con l’obiettivo di affiancare quelle imprese che intendono sposare le linee della Transizione Ecologica e della sostenibilità, come nel caso dei mezzi elettrici. Con questo bando le aziende hanno modo di dare il loro contributo alla sostenibilità potendo contare sull’incentivo e sul supporto di Confartigianato. Un nuovo tassello su una strada che vede anche le imprese artigiane protagoniste a tutti gli effetti”.
Settore Concia
È in attesa di pubblicazione il decreto, approvato di recente dal Ministero dello Sviluppo Economico, che stanzia 10 milioni di euro di fondo perduto destinati alle filiere della concia e relativi distretti produttivi. Un contributo cui potranno accedere le aziende dei distretti industriali della concia, tra cui quello Veneto della Pelle, e che premierà progetti di investimento, singoli o integrati, per il miglioramento della competitività delle imprese, processi produttivi digitali o innovazioni di prodotto, attività di ricerca e sviluppo, sostenibilità.
“Si tratta di una misura importante a sostegno della filiera, che accoglie le richieste di aiuto avanzate negli ultimi mesi dalle associazioni del settore – commenta il presidente della categoria Concia di Confartigianato Imprese Vicenza, Adriano Boller –. Quella della Pelle è una filiera strategica non solo perché da lei dipendono diversi altri settori trainanti del Made in Italy, quali Automotive, Moda, Arredamento, ma anche perché rappresenta una delle eccellenze produttive italiane riconosciute a livello mondiale. Non solo. I contributi vanno anche a progetti di filiera, una strategia che vediamo con favore perché consente pure alle aziende artigiane di collaborare per migliorare la loro competitività internazionale. Supporteremo al meglio, come associazione e come distretto, le imprese che vogliono cogliere questa opportunità”.
Potranno essere finanziati: in caso di singoli, progetti del valore complessivo minimo di 50.000 euro e massimo di 200.000 euro; in caso di progetti integrati di Distretto, la soglia massima sarà di 500.000 euro.
Per informazioni: categorie@confartigianatovicenza.it
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