L’origine preferenziale delle merci: le novità doganali
In un mercato sempre più globalizzato e in continua evoluzione, la pianificazione doganale diventa sempre più importante all’interno delle strategie decisionali delle piccole aziende.
Il corretto utilizzo dell’origine preferenziale e non preferenziale della merce può, infatti, rappresentare per le aziende un vantaggio competitivo che dev’essere amministrato nel miglior modo possibile, tale da poter diventare una potenziale leva commerciale, economica e logistica. Il tema, però, per gli operatori può rappresentare una questione particolarmente complessa, con riflessi sanzionatori, soprattutto di tipo penale, che impongono una necessaria attenzione e una accorta gestione dei flussi informativi interni alle imprese.
Dal 1° gennaio 2022 il tema dell’origine è divento di primaria importanza anche negli scambi Ue, diventando un dato fondamentale nei modelli Intrastat relativo alle cessioni intracomunitarie di beni. Le regole dell’origine non preferenziale sono basilari per dichiarare le merci in dogana, per determinare l’etichettatura d’origine o “Made In” e ora per la presentazione degli elenchi INTRA-1.
Per questo Confartigianato Vicenza ha promosso un incontro con un esperto, per capirne di più.
All’appuntamento, organizzato in collaborazione con Pasqui Spedizioni e il consiglio Nazionale degli Spedizionieri Doganali, è intervenuto Enrico Perticone, docente di Merceologia Doganale a contratto alla Facoltà di Economia di Pescara e presidente del Consiglio Nazionale degli Spedizionieri Doganali-CNSD che ha sede a Roma.
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