Confartigianato stringe accordi con cinque banche del territorio per rispondere ai diversi bisogni dei propri soci.
Bari (Delegato al Credito): “Un risultato importante per le imprese e il loro futuro”.
Comunicato 40 – 16 marzo 2022
Da marzo i soci di Confartigianato Vicenza potranno contare su condizioni di favore per l’accesso a diversi servizi bancari, dal conto corrente a pacchetto, al servizio POS, all’e-commerce, fino ai servizi con l’estero, per citarne alcuni. Un risultato ottenuto grazie a una serie di accordi specifici sottoscritti, o in via di sottoscrizione, dall’Associazione per favorire proprio la relazione banca-impresa affinché sia sempre più facile, conveniente e in totale trasparenza. All’appello hanno aderito, ad oggi: Volksbank, Crédit Agricole, Banca del Veneto Centrale con Banche Venete Riunite e Gruppo Banca Sella.
A questo poi si aggiunge il servizio di assistenza che Confartigianato Imprese Vicenza ha avviato a favore dei propri soci nei rapporti con le banche, grazie a un dialogo istituzionale con gli istituti di credito operanti nel territorio.
“Abbiamo raggiunto un obiettivo importante perché la sfida, per niente facile, era di ottenere una sorta di scontistica almeno sulle principali voci di spesa dei rapporti bancari, anche per i già clienti della banca, e non solo per i nuovi clienti. E ce l’abbiamo fatta”, commenta Luigino Bari, Delegato alle politiche sul Credito di Confartigianato Imprese Vicenza.
“Già a partire dal mese di marzo i nostri soci potranno rivolgersi ai propri referenti dell’Area Gestione d’impresa per chiedere di attivare il servizio di analisi o più semplicemente per conoscere i termini delle convenzioni bancarie, così migliorare le proprie condizioni economiche”, aggiunge il presidente Gianluca Cavion, che si dice soddisfatto per questo ulteriore appoggio offerto alle imprese socie.
Un risultato che Confartigianato Vicenza ha conquistato basandosi sulle reali necessità delle realtà artigiane. L’Associazione ha infatti avviato un’indagine coinvolgendo un centinaio di imprese associate, aziende già servite anche sul fronte contabile e fiscale. Oggetto di analisi sono stati i rapporti tra le imprese e le banche di appoggio.
“La finalità era quella di capire meglio come il sistema bancario si stesse comportando nei confronti dei nostri artigiani e delle nostre micro e piccole imprese locali. Ci serviva fare sintesi, dal momento che nel corso di questi mesi di emergenza sanitaria, ci sono giunte tantissime richieste di supporto sul fronte del dialogo con le banche, sempre più complicato, forse anche per ragioni che qualcuno poteva ritenere ovvie”, spiega Bari. Sono state quindi esaminate centinaia di comunicazioni trasmesse dalle diverse banche alle aziende clienti, sono stati analizzati nel dettaglio centinaia di estratti conto, così come contratti di affidamento, di mutui e di altre operazioni finanziarie e, infine, si è richiesto l’aggiornamento della cosiddetta “Centrale Rischi”, per verificare con certezza l’esposizione debitoria complessiva e gli eventuali impegni a garanzia dei soci, per ogni singola azienda.
“È noto che la relazione che ogni impresa riesce ad instaurare con la propria banca dipende da molti fattori: dimensioni, volume d’affari, affidabilità economica e patrimoniale, e quindi Rating – continua Bari – ma non sono mancate le sorprese. Per fare qualche esempio: vedere una banca applicare condizioni molto diverse ad aziende clienti a nostro avviso molto simili, o banche diverse trattare con condizioni molto differenti la stessa azienda cliente. Non è stata una novità, invece, rilevare che a pesare in queste relazioni, ai danni di molte imprese, c’è spesso scarsa attenzione e troppo poco tempo dedicato a monitorare questo tipo di rapporti”.
“La propria banca deve essere considerata un partner strategico, con cui confrontarsi quotidianamente, come si fa con i propri fornitori, come si fa con l’Associazione stessa, e quindi non solo nei momenti difficili, dove per tutti diventa naturalmente tutto più complicato”, spiega Bari.
“L’assistenza sul fronte finanziario, sarà quindi assicurata da un gioco di squadra di Confartigianato e Fidinordest (il consorzio di garanzia da questa promosso proprio per supportare le aziende nell’accesso al credito) e oggi potrà quindi contare sui nuovi accordi di convenzione che – auspica Cavion – potranno essere un primo passo per aiutare i soci ad occuparsi con maggior serenità di un tema complesso, e che per questo troppo spesso viene rimandato. Ora, contiamo che anche altre banche potranno presto aggiungersi”.