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Gianluca Cavion, presidente provinciale di Confartigianato Imprese, sulla candidatura di Vicenza a Capitale italiana della Cultura 2024

Annunciata questa mattina la scelta di Pesaro. “Quel che però è emerso in questi mesi di preparazione per la candidatura è stato positivo e non deve andare sprecato”

16 marzo 2022

“Apprendiamo con rammarico che la nomina di Vicenza a Capitale italiana della Cultura 2024 è sfumata. Quel che però è emerso in questi mesi di preparazione per la candidatura è stato positivo e non deve andare sprecato”. Questo il commento a caldo di Gianluca Cavion, presidente di Confartigianato Imprese Vicenza dopo l’annuncio che sarà Pesaro a ricoprire il ruolo.

“Mi riferisco al fatto che attorno alla candidatura di Vicenza – continua il presidente – c’è stata, e ritengo debba continuare ad esserci, una forte coesione delle diverse espressioni culturali, sociali ed economiche del territorio. Una unità d’intenti che ha visto la nostra provincia portare alla realizzazione di un master plan che ora non va archiviato in soffitta ma anzi utilizzato per valorizzare le peculiarità di Vicenza e del suo territorio. Le bellezze storico artistiche, la cultura, la creatività imprenditoriale, i tesori naturalistici di città e provincia meritano di essere portati a conoscenza di quanti, vicentini, veneti, italiani e stranieri, volessero conoscerli. Troppo spesso si dimentica la ricchezza del patrimonio del proprio territorio a favore di mete più lontane. Il lavoro collegiale di tanti soggetti per questa candidatura va ora capitalizzato nell’ottica di un rilancio del turismo intercettando non solo quello vicentino ma anche quello regionale, nazionale ed estero“.
“In un momento difficile e incerto come questo che stiamo vivendo – conclude Cavion -, il master plan a maggior ragione può tradursi in opportunità di rilancio del settore turistico e di tutte quelle attività ad esso direttamente o indirettamente collegate come la logistica delle persone (autobus operator), alimentazione (dai ristoratori ai prodotti tipici), ospitalità, produzioni artigiane artistiche e locali”.