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A VERONA LE CATEGORIE A CONFRONTO CON VICEPRESIDENTE ANTONIO TAJANI

Per le aziende momento di grande sofferenza. Credito, meno burocrazia e giustizia più efficiente.

Agevolazioni per l’accesso al credito, meno burocrazia e una giustizia più efficiente, maggiore uniformità nel costo del lavoro, più formazione. Sono tante le richieste che i presidenti delle associazioni di categoria hanno rivolto domenica 7 aprile in Verona Fiere al vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani. Soddisfatto per il nuovo decreto che sblocca 40 miliardi di euro a favore delle imprese il presidente di Confindustria Veneto Roberto Zuccato, che però si augura di veder attuato il provvedimento al più presto. «Le aziende stanno affrontando un momento di grande sofferenza», ha esordito Zuccato. «Dopo il fiscal compact, che per noi ha rappresentato lacrime e sangue, ora servono strumenti per un “industrial compact’ perché il rilancio del manifatturiero è fondamentale. C’è un sentimento comune contrario al nostro settore, ma si dimentica che 1’80% della bilancia commerciale è rappresentato da esportazioni di manifatturiero. È qui che si verificano i maggiori investimenti e che vengono assunte le persone più qualificate, quindi è importante che l’Ue porti avanti una politica che ci sostenga». Giuseppe Sbalchiero, presidente di Confartigianato Veneto, ha esordito ringraziando il Vicepresidente per l’impegno profuso su due fronti essenziali per la sopravvivenza delle piccole imprese: le norme su tempi di pagamento e sul made in. A tal proposito ha sottolineato l’importanza dell’indicazione di origine per assicurare un alto livello di protezione al consumatore europeo, valorizzando allo stesso tempo la qualità delle produzioni europee e italiane. Il Presidente ha anche sottoposto all’On Tajani il tema della eccessiva burocrazia da un lato e mancanza di tutela dall’altro per le lavorazioni artigianali dell’agroalimentare. Un settore ancora in salute, nonostante tutto, ma che per avere un futuro ha necessità di regole a misura di piccola impresa e soprattutto di poter valorizzare le proprie produzioni. Chiesto infine un impegno per ridurre la burocrazia e rendere più efficiente la giustizia: «Ci sono imprese che rischiano di fallire a causa dell’incapacità della giustizia di dare risposte». Marco Pasetto, a capo di Confagricoltura Verona, si è battuto per il settore agricolo e agroindustriale: «Con l’attuale crisi il taglio di risorse previsto dalla Pac per il nostro comparto è inaccettabile e rischia di far scomparire intere filiere». Se Alessandro Conte, presidente di Cna Veneto, ha chiesto di intervenire per agevolare l’accesso al credito delle piccole imprese e di investire in formazione, la presidente della Cna di Verona Angiolina Mignolli ha sottolineato come la disparità del costo di lavoro tra i Paesi dell’Ue metta in difficoltà le imprese italiane. Massimo Zanon, presidente di Confcommercio Veneto, ha chiesto infine di tutelare le peculiarità del territorio in termini di turismo: «L’Italia ha un patrimonio artistico, culturale e paesaggistico importante, che va valutato in funzione delle valenze e delle peculiarità, non delle debolezze».