Imprese manifatturiere vicentine campionesse venete di sostenibilità, l’89% ha realizzato almeno un’azione sostenibile
Bortolotto (Confartigianato Vicenza Moda): “Molti artigiani già percorrono questa strada in maniera spontanea, ma è sempre più necessario avere in azienda figure competenti sul tema”
3 maggio 2022
Quello della sostenibilità è uno dei temi sui quali Confartigianato Imprese Vicenza ha posto la sua attenzione da qualche anno con la consapevolezza che molti dei settori dell’artigianato ne sono direttamente, o indirettamente coinvolti, e che si tratta di un argomento sempre più all’ordine del giorno nei diversi contesti economici e politici.
Un tema sul quale anche le imprese si interrogano mettendo in atto azioni che riducono, ad esempio, l’impatto delle proprie attività.
I DATI ISTAT
A imboccare questa strada, spiega l’Ufficio Studi dell’Associazione analizzando i dati Istat del Censimento permanente delle imprese, in provincia di Vicenza sono 3 imprese manifatturiere su 4, pari al 74,9%. Ancora, se si amplia il concetto di sostenibilità, considerando oltre a quella ambientale anche la responsabilità sociale e la sicurezza, la quota di imprese vicentine che hanno realizzato almeno un’azione di sostenibilità sale all’89%, valore più alto tra le province venete. I dati a livello regionale poi permettono di rilevare che la sostenibilità riguarda anche le micro e piccole imprese: in Veneto il 70,9% delle MPI manifatturiere compiono azioni per ridurre il proprio impatto ambientale, a fronte dell’82,9% delle medie e grandi imprese.
LE MOTIVAZIONI
Le principali motivazioni di questa scelta sono la reputazione verso i clienti e i fornitori e il fatto che faccia parte della strategia o mission dell’azienda stessa.
In questo contesto si colloca il settore della Moda con azioni, singole o complementari, che toccano tutta la filiera: dalla scelta dei tessuti, al confezionamento, al recupero e riciclo dei materiali di scarto, all’attenzione nel corso dei processi produttivi dei materiali usati, all’uso di energie rinnovabili, fino alla gestione del personale.
LA MODA AL PASSO CON I TEMPI
“Sempre più oggi, per stare all’interno della filiera del lusso, la strada è una ed è quella della sostenibilità – spiega Luca Bortolotto, presidente della categoria Moda di Confartigianato Vicenza-. I committenti, ovvero i più noti brand della moda attenti anche alle nuove sensibilità dei consumatori, chiedono alle imprese artigiane cui si appoggiano cosa stiano facendo e come si stiano muovendo per la sostenibilità. Non solo come è impostata la produzione, ma anche come vengono gestiti gli scarti di lavorazione, quale l’attenzione verso l’ambiente, come viene gestito il personale e quali le azioni di welfare. Molti delle nostre imprese, lavorando sul territorio e sentendo perciò una responsabilità verso le comunità di riferimento, sono già ben avviate su questi temi spesso in maniera del tutto spontanea, scelte che meriterebbero di essere comunicate nella giusta maniera”.
Bortolotto aggiunge che in questo percorso verso la sostenibilità serve, all’interno delle imprese, personale con le giuste competenze: “ad esempio i committenti chiedono cosa se ne fa degli scarti, dove vanno a finire, chiedono certificazioni specifiche sulla loro tracciabilità. Per questo sono necessarie figure competenti e preparate sui diversi aspetti della sostenibilità”.
ITS COSMO E IL PERCORSO DI STUDI SU QUESTO TEMA
“Il concetto di sostenibilità, declinato in termini ambientali, economici e sociali, è sempre più diffuso e sotto la lente dei consumatori. Questi ultimi infatti sono cambiati e nessun sistema produttivo può ignoralo. Anche il settore Moda deve saper intercettare questi mutamenti per adottare modelli di business, e proporre prodotti, sempre più sostenibili – spiega Roberto Gigliotti, direttore generale Fashion Academy ITS Cosmo -. Tutto questo però porta alla necessità, per le imprese della filiera, di avere al loro interno figure nuove con nuove competenze”.
La Fashion Academy ITS COSMO, consapevole di questo bisogno formativo, ha aggiornato l’offerta dei propri corsi dando vita, lo scorso anno a Valdagno, ad un nuovo percorso della durata di due anni: il Fashion Sustainability Manager, realizzato con la collaborazione proprio di Confartigianato Imprese Vicenza, e di Confindustria Vicenza. E a ottobre parte la seconda edizione le cui iscrizioni sono già aperte.
“Il Fashion Sustainability Manager è una figura che conosce i materiali e i processi di produzione, le metodologie di gestione e i punti critici delle filiere di fornitura, sa ridurre gli sprechi e gli impatti ambientali dei processi, rendendo nel complesso più efficienti i processi di produzione. Si tratta – conclude Gigliotti- di una professionalità oramai indispensabile per tutte le imprese del settore Moda”.