BONOMO (CONFARTIGIANATO VICENZA): “ANCHE NELLA NOSTRA PROVINCIA LARGA ADESIONE AL MANIFESTO CHE RETE IMPRESE ITALIA HA INDIRIZZATO AI POLITICI”
Si è svolta oggi a Roma l’assemblea dell’organizzazione che raggruppa artigiani, commercianti e Pmi
“Il manifesto di Rete Imprese Italia indirizzato alla classe politica con il titolo “Adesso tocca a voi” – spiega Agostino Bonomo, presidente di Confartigianato Vicenza – è stato letto e commentato in questo periodo da più di 80mila persone attraverso i nostri contatti su Facebook e, nei giorni in cui è rimasto nella “home page” del nostro sito associativo, sono stati in 1.200 gli imprenditori, i sindaci e gli amministratori locali che lo hanno sottoscritto, mentre altri 4mila ne hanno condiviso i contenuti. Questo a dimostrazione di come esso tocchi i punti che stanno davvero a cuore alle aziende in questa difficile congiuntura economica, non limitandosi alla protesta contro l’immobilismo, ma formulando precise quanto urgenti proposte perché si passi dal rigore alla crescita”.
E lo stesso Bonomo, dopo l’assemblea di Rete Imprese Italia svoltasi oggi a Roma presenti il premier Enrico Letta e il ministro allo Sviluppo Economico Flavio Zanonato, riassume le priorità che, secondo il mondo della piccola impresa, dovrebbero essere subito nell’agenda del governo: riduzione delle pressione fiscale, semplificazione, credito, sostegno al mercato di lavoro.
“A nostro avviso – ribadisce il presidente di Confartigianato Vicenza – questo è il momento per un decisivo cambio di rotta, perché non è più possibile chiedere altri sacrifici alle aziende e ai cittadini. È tempo invece di interventi volti alla progressiva riduzione della pressione fiscale, da un lato contrastando e recuperando evasione ed elusione, dall’altro attraverso tagli di spesa capaci bonificare inefficienze, improduttività e veri e sprechi della macchina pubblica”.
Su questo tema, anche da Vicenza le richieste sono chiare: ridurre l’imposizione Irap, escludere dall’Imu gli immobili strumentali all’attività d’impresa; ridefinire il tributo rifiuti e servizi Tares, scongiurare l’aumento dell’ Iva.
“Ma anche altri aspetti – prosegue Bonomo – incidono sulle imprese rendendone la vita, se non impossibile, davvero difficile. Parliamo della soffocante burocrazia, che dev’essere semplificata, o del Sistri, il cui sistema di tracciabilità appare segnato da profonde disfunzionalità per non dire di peggio, date le inchieste in corso”.
Bonomo ricorda anche il nodo del credito alle imprese: “Il problema dei pagamenti della PA va risolto con modalità semplici, veloci e di impatto immediato, come la compensazione tra debiti e crediti delle imprese verso gli enti pubblici, non con arzigogoli che rallentano le procedure. E poi è giunto il momento di intervenire presso la BCE affinché eroghi speciali finanziamenti alle banche con vincolo di destinazione a favore del credito alle aziende”.
Infine, “si deve intervenire sul costo del lavoro non solo con incentivi a breve, importanti ma non sufficienti, ma con un piano di interventi strutturali; garantire il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga per tutto il 2013, individuando le risorse in risparmi di spesa e non utilizzando i contributi che le aziende destinano alla formazione continua; servono incentivi per l’assunzione di giovani e per favorirne l’avviamento anche come imprenditori. Dopo i tagli e i sacrifici – conclude Bonomo – è ora di investire per lo sviluppo”.