DETRAZIONI IRPEF DEL 50% PREVISTE PER LE RISTRUTTURAZIONI. INSERITI GLI ARREDI
Pedron: “Boccata d’ossigeno per 3.155 di imprese artigiane venete”.
“Il provvedimento varato oggi dal Governo sulle detrazioni Irpef del 50% per le ristrutturazioni coinvolge tutto il comparto del legnoarredo senza alcuna limitazione. Un grande risultato per Confartigianato Legno Arredo che, assieme a tutte le altre organizzazioni datoriali di settore, negli ultimi mesi impegnata per favorire l’approvazione di uno strumento che avrà ripercussioni positive sui consumi e sull’intero sistema del legno arredo”. Lo dichiara Donato Pedron, Presidente regionale veneto di Confartigianato Legno e Arredo che spiega: “la decisione del Governo di inserire gli arredi nelle detrazioni Irpef del 50% previste per le ristrutturazioni è un fatto storico in quanto per la prima volta è stato inserito l’intero macrosistema arredo senza alcuna limitazione (e non singole categorie merceologiche come avvenuto in passato) contribuendo al rilancio di un comparto in forte sofferenza. Una bocca di ossigeno straordinaria per le nostre 3.155 imprese artigiane del settore che, nel corso del 2012, sono calate del -3,5%. Un saldo negativo di 113 aziende a cui si deve aggiungere un ulteriore calo di 52 imprese nei primi tre mesi del 2013 (-1,6%)”.
“Da una stima del Centro Studi di Federlegno –prosegue il Presidente- la defiscalizzazione comporterà un recupero di spesa al consumo di quasi 1,8 miliardi di euro nel 2013. Il consumo nazionale del macro-sistema arredamento dovrebbe quindi assestarsi sugli stessi livelli dell’anno precedente (+0,4%) evitando così di subire la prevista perdita del 10,2%”.
Il comparto artigiano veneto dei mobili e legno è quello che sta maggiormente soffrendo la crisi economica in atto. Dalle stime che emergono dall’Osservatorio congiunturale sull’artigiano e piccola impresa di Confartigianato Imprese Veneto, nel secondo semestre 2012 i principali indicatori di performance hanno registrato delle dinamiche fortemente negative sia a livello congiunturale che tendenziale. Paragonando il settore con il totale manifatturiero emerge una situazione più sfavorevole per le imprese del mobile e legno per tutti gli indicatori sia su base congiunturale che tendenziale. Il comparto risulta in difficoltà per il consistente calo dei livelli produttivi, del volume d’affari e degli ordini interni ed anche il mercato estero non presenta delle performance migliori. Pure sul fronte occupazionale gli andamenti negativi dominano quelli positivi. Su base annua si conferma la difficile situazione: prevale il segno meno per tutti gli indicatori analizzati.
“Anche le prospettive per la prima parte del 2013 non erano incoraggianti –conclude Pedron-: si prevedevano saldi molto negativi per produzione, fatturato, ordinativi interni e occupazione. Un calo è previsto anche per ordinativi esteri. Ora, con gli incentivi è molto probabile che si inverta la rotta”.