“SCAMPATO PERICOLO” DI CHIUSURA PER GLI INSTALLATORI D’IMPIANTI A ENERGIE RINNOVABILI: MODIFICATO IL DECRETO SULLE QUALIFICHE PROFESSIONALI
La mobilitazione di Confartigianato a nome delle imprese che installano impianti a energie rinnovabili – molte delle quali temevano di dover chiudere i battenti dal prossimo 1 agosto – ha dato i suoi frutti: è stata infatti modificata la formulazione del decreto (28/2011) riguardante i criteri di qualificazione professionale. Per Dario Dalla Costa e Maurizio Pellegrin, presidenti rispettivamente dei Termoidraulici e degli Elettricisti di Confartigianato Vicenza, si tratta di “un colpo assestato contro la burocrazia inutile grazie alle nostre iniziative, culminate il mese scorso con l’invio di una lettera di protesta al Ministero dello Sviluppo Economico. L’iniziativa, nata in seno a Confartigianato Vicenza, è stata in grado di coinvolgere prima tutte le associazioni venete e, in breve tempo, l’intero sistema nazionale”.
Nello specifico della norma, viene dunque modificato il sistema abilitante per le attività di installazione di impianti a energie rinnovabili, riconoscendo l’esperienza già acquisita sul campo; quindi le aziende potranno continuare a lavorare, come previsto dai criteri del decreto del 2008 in relazione ai responsabili tecnici. “È una importante vittoria per le imprese – commentano i dirigenti vicentini – che spesso devono lottare non solo con la crisi, ma anche con gli effetti di una regolamentazione che ingessa l’operatività preoccupandosi di normare aspetti insignificanti ignorando le reali necessità di chi opera”.