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SBALCHIERO: “PER L’ARTIGIANATO VICENTINO QUALCHE SEGNALE POSITIVO NELLA CONGIUNTURA, MA ORA LE PRIVATIZZAZIONI DEVONO PRODURRE VANTAGGI PER TUTTI”

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SBALCHIERO: "PER L’ARTIGIANATO VICENTINO QUALCHE SEGNALE POSITIVO NELLA CONGIUNTURA, MA ORA LE PRIVATIZZAZIONI DEVONO PRODURRE VANTAGGI PER TUTTI"_x000D_
"Qualcosa da settembre è cambiato, sembra che finalmente la tendenza negativa degli ultimi semestri si sia invertita". Questo il commento del presidente dell’Associazione Artigiani vicentina, Giuseppe Sbalchiero, sull’andamento della congiuntura economica provinciale in questo avvio d’anno.Segnali positivi di ripresa arrivano da settori cruciali per la nostra economia come il tessile e la meccanica. Il risveglio della domanda ha fatto aumentare, alla fine del secondo semestre 2005, la produzione e gli ordinativi.Ma se si lavora un po’ di più, i margini restano scarsi e la redditività non è ancora ripartita. E’ questo il problema che ancora oggi genera preoccupazione, mentre le imprese artigiane hanno dimostrato di essere in grado di "resistere" con determinazione e tenacia anche nei momenti più difficili, mantenendo una sostanziale stabilità occupazionale che è da considerarsi già come un successo nel contesto di crisi degli ultimi tempi, considerando anche l’emorragia di posti di lavoro della grande industria."L’artigiano – afferma Sbalchiero – è un imprenditore che non si arrende, che mette in campo tutte le sue risorse proprio nei momenti di difficoltà: oggi le prospettive sono migliori, la capacità di spesa dei consumatori non sembra compromessa e, anzi, le code di fronte ai negozi per i saldi indicano una disponibilità che fa ben sperare per il futuro".Resta il problema della contrazione dei margini di profitto, da una parte inevitabile per mantenere intatta la capacità produttiva ma, alla lunga, difficilmente sostenibile: gli investimenti "di mantenimento" sono continui, quelli "di miglioramento e sviluppo" potranno ripartire se questi primi mesi del 2006 confermeranno i positivi segnali di ripresa di fine anno."Comunque, per poter tornare a crescere – conclude Sbalchiero – tutta l’economia vicentina, e in particolare l’artigianato, deve poter contare anche sugli effetti positivi delle privatizzazioni, a tutt’oggi solo previsti o sperati ma finora non confermati dai fatti: i costi delle autostrade e dell’energia, solo per fare due esempi, restano troppo alti, e il passaggio di proprietà dallo Stato ai grandi gruppi industriali non ha prodotto vantaggi tangibili per il mondo delle piccole imprese. E’ ora che i promessi benefici delle privatizzazioni arrivino anche all’artigianato: ne va della competitività dell’intero sistema".