ANGELO FANTIN, GIÀ PRESIDENTE NAZIONALE E REGIONALE VENETO DEL LEGNO, INSIGNITO DEL PRESTIGIOSO PREMIO GIANO 2013
Dagli anni 60 ad oggi, la sua azienda ha formato 62 apprendisti i quali,
grazie alle competenze e alla professionalità acquisite, hanno potuto costruire
un futuro di lavoro, anche dando vita ad una propria impresa.
Ad Angelo Fantin, imprenditore artigiano trevigiano del legno, che ha ricoperto per lunghi anni la carica di Presidente Nazionale e Regionale Veneto della Federazione Legno di Confartigianato, è stato assegnato stamattina dal Ministro del Lavoro Enrico Giovannini nel corso dell’assemblea nazionale di Confartigianato, tenutasi presso l’auditorium Parco della Musica di Roma, il prestigioso Premio Giano 2013* col quale vengono insigniti coloro che incarnano i valori dell’artigiano.
Quest’anno il premio, giunto alla sua terza edizione, parla veneto a 360 gradi: infatti non solo il premiato è trevigiano ma anche l’opera d’arte consegnatagli, arriva dalla nostra splendida regione e precisamente dalle fornaci di Murano. Si tratta infatti di un’opera forgiata a mano dal maestro vetraio Alessandro Albertini della vetreria La Fenice.
La motivazione è la seguente:
Il Ministro del Lavoro Enrico Giovannini ha conferito il Premio Giano ad
Angelo Fantin
imprenditore artigiano, titolare di una storica falegnameria in provincia di Treviso, dirigente di categoria del Sistema Confartigianato.
Dagli anni 60 ad oggi, la sua azienda ha formato 62 apprendisti i quali, grazie alle competenze e alla professionalità acquisite, hanno potuto costruire un futuro di lavoro, anche dando vita ad una propria impresa.
Angelo Fantin è l’esempio dell’impegno dei tanti artigiani italiani che, esaltando la funzione formativa dell’apprendistato, hanno trasmesso a migliaia di giovani i segreti di mestieri antichi e la spinta ad una costante innovazione, le conoscenze teoriche e le abilità tecniche sulle quali si fonda la qualità della produzione made in Italy.
Un riconoscimento all’artigianato, ‘palestra’ di educazione al lavoro e alla cultura d’impresa, e alla peculiarità dell’apprendistato, contratto simbolo dell’integrazione tra sapere e saper fare, preziosa opportunità per offrire alle nuove generazioni un futuro di intelligenza creativa.
*Giano Bifronte è la divinità italica primigenia che presiede alla forza creatrice, custode dell’inizio di ogni attività e impresa umana, nume tutelare del passato che imprime slancio al futuro. E’ il simbolo della stessa forza che anima gli imprenditori artigiani, le loro capacità manifestate anche in questo momento difficile dell’economia.