CONSIGLIO REGIONALE APPROVA PIANO STRATEGICO POLITICHE DELLA CASA
Giorgetti: “Passo decisivo nell’attuazione di una delle riforme più rilevanti di questa legislatura”.
Il presidente della Federazione edilizia, Paolo Bassani, esprime soddisfazione per l’approvazione avvenuta in questi giorni da parte del Consiglio Regionale del Veneto del Piano strategico delle politiche della casa, che contiene in particolare le misure e gli indirizzi per incrementare l’offerta abitativa e le modalità di utilizzo dei proventi delle vendite e, soprattutto, prevede di destinare oltre 600 milioni di euro fino al 2020 per migliorare e implementare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica del Veneto. Bassani, inoltre, ricorda che alla conferenza programmatica delle categorie del sistema casa di Confartigianato del Veneto, 11 giugno a Mestre, a proposito di social housing avevamo detto. Anche in Veneto, sotto l’effetto della crisi economica ma anche delle tecnologie, per cui è stato coniato il termine di SMART City (città cablate con internet a banda larga che consentirà la massiccia introduzione di applicazioni di domotica e controlli a distanza) assisteremo al fenomeno di concentrazione della popolazione all’interno delle grandi città.
In questi grandi processi, che sono di medio lungo termine, ma inesorabili, chiediamo alla Regione Veneto una particolare attenzione al Social Housing ovvero a quelle categorie di persone svantaggiate che non sono sotto la soglia della povertà ma neanche nelle condizioni di acquistare un’abitazione.
Nell’ambito di quanto già si sta facendo in materia di edilizia agevolata, chiediamo che la Regione Veneto favorisca l’accesso ai Fondi di investimento privati legati al social housing come già sperimentato nei Paesi del Nord europa.
Anche il riuso di immobili sfitti, degradati o invenduti diventa un obbiettivo importante per rilanciare il social housing, ovvero un insieme di alloggi e servizi, finalizzati a contribuire a risolvere il problema abitativo ponendo particolare attenzione alle situazioni di svantaggio economico e/o sociale, collaborando con il terzo settore e con la pubblica amministrazione.
“Quello di oggi –ha dichiarato l’assessore Massimo Giorgetti- è un passo fondamentale nell’attuazione di una delle riforme più rilevanti per il Veneto in questa legislatura, un programma di interventi con il quale affrontiamo di petto una situazione molto scottante, che cerca di dare risposta a uno degli aspetti più problematici nella vita di tante famiglie, soprattutto in questi anni di recessione economica che colpisce strati sempre più ampi della nostra popolazione”. “Un pacchetto di interventi – continua l’assessore – che consentirà di ammodernare il patrimonio residenziale pubblico, di contenere in futuro i costi di manutenzione dello stesso ma soprattutto di attuare un’azione più incisiva ed efficace per garantire un sostegno concreto in primis ai nuclei familiari che vivono la drammatica condizione di non avere una casa, ma anche un impegno nel ‘social housing’, per fornire soluzioni abitative alle famiglie che non possono vedersi assegnato per mancanza di requisiti un alloggio popolare, ma nel contempo sono impossibilitate a far fronte economicamente ai canoni di affitto proposti dal mercato libero”. “Uno degli aspetti più interessanti e positivi – continua Giorgetti – è la disponibilità da subito di circa 69 milioni di euro di risorse presenti nel nostro bilancio che derivano da economie finanziarie e da quanto introitato da Veneto Sviluppo. Queste risorse saranno destinate per il recupero degli alloggi attualmente sfitti e per l’acquisto sul mercato di appartamenti invenduti: operazione quest’ultima che darà fiato alle imprese che operano in uno dei settori più colpiti dalla crisi e che ci permetterà di consegnare le chiavi in tempi brevi agli inquilini assegnatari. Entro la fine del 2014 contiamo così di effettuare il recupero di un migliaio di alloggi esistenti ma inutilizzati e di acquistarne altri 400 di nuovi”. Per quanto concerne, invece, il piano straordinario di vendita degli alloggi Ater, l’operazione coinvolge diffusamente tutte le sette province venete, per un totale di 18.980 alloggi che potenzialmente potranno essere ceduti in proprietà agli attuali assegnatari.
Vedi schema
“Preciso – sottolinea l’assessore – che questo piano straordinario di vendita sarà concretamente avviato già nei prossimi mesi”. “Dall’alienazione di tutti gli alloggi – spiega Giorgetti – ricaveremmo circa 800 milioni di euro, ma verosimilmente, immaginando di riuscire a cederne circa la metà, prevediamo di acquisire attorno ai 300 milioni di euro da reinvestire nella costruzione e acquisizione di nuovi alloggi e nell’ammodernamento e ristrutturazione di quelli esistenti, oltre ai risparmi che deriveranno dal non dover più effettuare sugli immobili costosissimi interventi di manutenzione”. “Inoltre – evidenzia Giorgetti – offriamo l’opportunità agli inquilini Ater di diventare finalmente proprietari della casa nella quale abitano, in quanto chi oggi è assegnatario di alloggio potrà acquistarlo a un prezzo parametrato al proprio reddito, quindi con un notevole sconto rispetto al valore reale di mercato. E un altro vantaggio deriverà dalla modalità di pagamento, che potrà avvenire attraverso un acconto iniziale del 20 per cento del valore dell’immobile e il rimanente con rate mensili, come se si pagasse l’affitto o poco più. In ogni caso, chi non vorrà effettuare l’acquisto, potrà rimanere nell’alloggio assegnatogli”.