GIORNATA MONDIALE DEL RISPARMIO E CREDIT-CRUNCH
Sbalchiero: “Togliere l’’aria’ alla piccole imprese soffoca il Paese”
Si riducono ulteriormente gli investimenti delle imprese artigiane venete;
- 25% delle imprese si è vista rifiutare un finanziamento o ha avuto richieste di rientro.
- 36% delle imprese ritiene di non poter accedere al credito o di incontrare eccessive difficoltà.
- 37% delle imprese lamenta una richiesta eccessiva di garanzie per l’accesso al credito.
Nel giorno in cui anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è giunto al punto di richiamare la necessità che “le banche aumentino in misura “adeguata” i prestiti alle imprese”, escono, a conferma della fondatezza della denuncia, i dati del Focus semestrale di Confartigianato Imprese Veneto sull’accesso al credito dell’artigianato in regione che periodicamente tasta il polso ad un migliaio di imprese.
Nel primo semestre del 2013, il 36% delle imprese si dichiara sfiduciata e ritiene di non poter accedere al credito; una impresa su 4 (25%) si è vista rifiutare un finanziamento o ha avuto richieste di rientro, ed una su due (54%) denuncia aumenti nei costi e nei tassi bancari.
“Stanno togliendo l’”aria” alle nostre imprese –denuncia Giuseppe Sbalchiero, Presidente di Confartigianato Imprese Veneto- senza rendersi conto che così soffocano il Paese. Sono anni oramai che l’accesso al credito va peggiorando. Ed il risultato più drammatico è la rinuncia delle nostre imprese ad investire e quindi a creare sviluppo ed occupazione. Gli investimenti, infatti, continuano a mostrare la corda, riducendosi di due punti percentuali rispetto alla rilevazione del semestre precedente ed attestandosi all’11%. Questo vale sia per quanto riguarda azioni proattive della banca (verso il cliente) sia per quanto concerne le richieste delle imprese al sistema del credito. Una situazione drammatica -prosegue il Presidente- peggiorata dal fatto che quasi il 70% delle aziende cerca credito a “sostegno alla liquidità aziendale”. Una percentuale praticamente immutata rispetto alla precedente rilevazione come immutato è il 17,6% di coloro che richiedono credito per investimenti ed il 2,8% per l’acquisto di immobili”.
Quali infine i motivi principali individuati dagli imprenditori per la difficoltà di nell’accesso al credito? In primo luogo, per quasi il 38% dei casi, le garanzie eccessive richieste. Spread e tassi di interesse troppo alti sono indicati dal 18% degli artigiani mentre il 14,6% indica i costi eccessivi delle pratiche.
Nel primo semestre del 2013, il 36% delle imprese si dichiara sfiduciata e ritiene di non poter accedere al credito; una impresa su 4 (25%) si è vista rifiutare un finanziamento o ha avuto richieste di rientro, ed una su due (54%) denuncia aumenti nei costi e nei tassi bancari.
“Stanno togliendo l’”aria” alle nostre imprese –denuncia Giuseppe Sbalchiero, Presidente di Confartigianato Imprese Veneto- senza rendersi conto che così soffocano il Paese. Sono anni oramai che l’accesso al credito va peggiorando. Ed il risultato più drammatico è la rinuncia delle nostre imprese ad investire e quindi a creare sviluppo ed occupazione. Gli investimenti, infatti, continuano a mostrare la corda, riducendosi di due punti percentuali rispetto alla rilevazione del semestre precedente ed attestandosi all’11%. Questo vale sia per quanto riguarda azioni proattive della banca (verso il cliente) sia per quanto concerne le richieste delle imprese al sistema del credito. Una situazione drammatica -prosegue il Presidente- peggiorata dal fatto che quasi il 70% delle aziende cerca credito a “sostegno alla liquidità aziendale”. Una percentuale praticamente immutata rispetto alla precedente rilevazione come immutato è il 17,6% di coloro che richiedono credito per investimenti ed il 2,8% per l’acquisto di immobili”.
Quali infine i motivi principali individuati dagli imprenditori per la difficoltà di nell’accesso al credito? In primo luogo, per quasi il 38% dei casi, le garanzie eccessive richieste. Spread e tassi di interesse troppo alti sono indicati dal 18% degli artigiani mentre il 14,6% indica i costi eccessivi delle pratiche.
NOTA METODOLOGICA
Il focus Credito e banche I semestre 2013 è stato realizzato all’interno dell’Osservatorio congiunturale sull’artigianato e la piccola impresa nel Veneto ed è stato condotto dall’ufficio Comunicazione&Studi della Confartigianato del Veneto.
L’indagine è stata condotta tra l’8 e il 31 luglio 2013 dalla società Questlab s.r.l. utilizzando la tecnica del mixed-mode-interviewing (CAWI, CATI, Fax). Il campione casuale è di tipo è di tipo proporzionale rispetto ai quattro settori (manifatturiero, edilizia, servizi alle imprese e servizi alla persona) e alla provincia di riferimento
Il focus Credito e banche I semestre 2013 è stato realizzato all’interno dell’Osservatorio congiunturale sull’artigianato e la piccola impresa nel Veneto ed è stato condotto dall’ufficio Comunicazione&Studi della Confartigianato del Veneto.
L’indagine è stata condotta tra l’8 e il 31 luglio 2013 dalla società Questlab s.r.l. utilizzando la tecnica del mixed-mode-interviewing (CAWI, CATI, Fax). Il campione casuale è di tipo è di tipo proporzionale rispetto ai quattro settori (manifatturiero, edilizia, servizi alle imprese e servizi alla persona) e alla provincia di riferimento