“CIBO CRIMINALE”
Presentazione in Consiglio Regionale del libro che mette nero su bianco il giro d’affari illegale del “Made in Italy” contraffatto. Confartigianato: “Venezia diventi la ‘Capitale’ della lotta alla contraffazione”
“Venezia diventi la Capitale della lotta alla contraffazione!” Ad affermarlo Giuseppe Sbalchiero, Presidente della Confartigianato Imprese Veneto che coglie così al balzo la proposta fatta stamani, dal Presidente del Consiglio Regionale Clodovaldo Ruffato, in occasione della presentazione del libro “Cibo Criminale”.
“Bene la proposta del Presidente Ruffato di fare di Venezia un polo centrale per la lotta alla contraffazione –prosegue Sbalchiero- sostenendo l’apertura di un tavolo che ospiti in modo permanente tutti i soggetti sia istituzionali che imprenditoriali, gli organismi preposti ai controlli e le Forze dell’Ordine. E’ l’unico modo per realizzare quel coordinamento necessario a portare oltre ad un incremento delle azioni di controllo, quei risultati concreti che tutti noi auspichiamo e che possono a nostro avviso evitare situazioni drammatiche come quelle del rogo di Prato”.
“Come Confartigianato –incalza- da tempo sosteniamo un maggiore controllo del territorio, nuove regole di “ingaggio” per le forze dell’ordine che devono potere distruggere la merce sequestrata e soprattutto di una maggiore consapevolezza dei consumatori che devono anche saper sceglie. Ecco perché siamo promotori/coproduttori assieme alla Regione Veneto ed alle altre Organizzazioni di Categoria, di uno spettacolo che denuncia tutto questo, scritto da Andrea Guolo e interpretato dall’attrice Tiziana Di Masi “Tutto ciò che sto per dirvi è falso”. Spettacolo che ha già tenuto una ventina di repliche nel nord Italia e che dal prossimo anno inizierà a girare anche per il circuito scolastico veneto, perché i giovani sono i consumatori di domani”.
“Siamo infine favorevoli –conclude Sbalchiero- a contribuire ad attivare un canale Venezia-Bruxelles che ci permetta di incidere sulle normative europee, oggi troppo morbide soprattutto in materia prodotti alimentari. E per fare questo condividiamo la proposta di promuovere borse di studio a favore di giovani laureandi degli atenei veneti dedicate alla individuazione di formule giuridicamente valide che portino ad un nuovo modo di tutelare le nostre produzioni”.