“GIU’ LE MANI DALLE CARROZZERIE” PROCLAMATA LA MOBILITAZIONE DELLA CATEGORIA CONTRO IL RISARCIMENTO IN FORMA SPECIFICA
Inviata una lettera ai Parlamentari e convocate assemblee provinciali in tutta la regione
“Faremo tutto quello che è in nostro potere per impedire al Governo di metterci fuori mercato in nome di una presunta riduzione delle tariffe Rc auto e di una finta liberalizzazione”. Ad affermarlo con forza Silvano Fogarollo Presidente regionale veneto delle Carrozzerie aderenti a Confartigianato, che prosegue: “come Confartigianato, in rappresentanza delle quasi 2mila carrozzerie venete, abbiamo già scritto ai parlamentari locali e dato il via alle assemblee in tutte le province per discutere con i colleghi le modalità della grande manifestazione indetta per il 29 gennaio a Roma”.
“Contestiamo –spiega il Presidente- la misura, contenuta nel ‘pacchetto’ di norme sulla riforma dell’RC auto varata nell’ultimo Consiglio dei Ministri, che renderebbe nei fatti obbligatoria la ‘forma specifica’ nel risarcimento dei danni dei veicoli incidentati, vale a dire far riparare il veicolo incidentato esclusivamente dalle officine di carrozzeria convenzionate con le assicurazioni e pagate direttamente da queste ultime. In questo modo si rischia di far chiudere migliaia di carrozzerie indipendenti, che non operano in convenzione con le assicurazioni, e si impedisce ai cittadini di esercitare la libera scelta di essere risarciti in denaro e di farsi riparare l’auto dall’officina di fiducia”.
“Questa norma – sottolinea Fogarollo – è l’esatto contrario delle liberalizzazioni perché, nei fatti, si indirizza tutto il mercato della riparazione verso le carrozzerie convenzionate, alle quali le Assicurazioni impongono condizioni contrattuali-capestro che le costringe a lavorare sotto costo, mettendo così a rischio anche la qualità della riparazione. E’ singolare che proprio nelle misure indicate dal Governo per abbassare i costi a carico delle Pmi, si nasconda un meccanismo che mette fuori mercato migliaia di piccole imprese. Con il provvedimento sulla riforma della Rc Auto si va in direzione opposta rispetto alla libera concorrenza nel settore e senza che ciò permetta di realizzare il tanto auspicato calo delle tariffe RC auto”.
“Liberalizzare – aggiunge – significa ampliare l’offerta, mentre il provvedimento varato dal Governo metterebbe fuori gioco molte migliaia di carrozzerie che hanno individuato nella propria indipendenza imprenditoriale la scelta strategica di mercato. Inoltre, la norma crea un grave e palese conflitto di interesse in cui ricadono le Assicurazioni che, per legge, sono obbligate a risarcire il danno e non ad occuparsi direttamente della riparazione’.
“Le carrozzerie indipendenti – conclude Fogarollo – non possono essere rottamate per decreto in nome di una presunta riduzione delle tariffe Rc auto e di una finta liberalizzazione. Senza dimenticare che la Corte Costituzionale, già nel 2009, aveva definito incostituzionale l’introduzione di tale obbligo. La battaglia continua”.