UNA “MACCHIA” SUL BILANCIO REGIONALE 2014
Si è chiusa anche quest’anno, un po’ in ritardo, la partita della legge finanziaria 2014 della regione Veneto. Una partita che, nelle ristrettezze di movimento che oramai la caratterizzano (il 66% dei 13 miliardi a disposizione sono destinati alla sanità) ha visto per l’artigianato alcune luci e una macchia evidente. “Lo sgravio IRAP per le imprese che assumono ad esempio –dichiara Giuseppe Sbalchiero- è una scelta che condividiamo e che, per altro, ripercorre un provvedimento già da noi voluto ed erogato attraverso l’Ente Bilaterale dell’Artigianato Veneto volto a sostenere economicamente le imprese che assumono personale. Altro capitolo importante lo stanziamento dei 40 milioni per il ripristino dei danni dovuti al maltempo. Ci auguriamo che possano essere utilizzati in modo efficace per la messa in sicurezza del territorio ma che siano soprattutto avviati interventi volti al consolidamento e prevenzione del rischio idrogeologico in particolare per i territori montani e caratterizzati dalla presenza di fiumi”. “La macchia che copre tutto ciò è un piccolo emendamento –sottolinea il Presidente- che rischia però di penalizzare un settore in crescita come quello dell’estetica a scapito della sicurezza e salute dei clienti. L’apertura incondizionata alle strutture ricettive di dotarsi di saune e bagni turchi ha riproposto una modalità di “emendamenti ad personam” che pensavamo retaggio di una vecchia politica oramai perduta. Non è così e daremo battaglia. Se a questo sommiamo il fatto che lo spazio destinato agli investimenti a sostegno delle imprese è necessariamente scarso, non ci resta che aggrapparci ad un uso efficace delle risorse della prossima programmazione, confidando nello sblocco dal Patto di Stabilità delle risorse a cofinanziamento degli interventi previsti dai programmi operativi europei che potrebbero assicurare la liquidità necessaria ai finanziare imprese e territorio“. Alla decima giornata di discussione, il Consiglio regionale del Veneto ha approvato, a maggioranza, il bilancio di previsione 2014 e la legge finanziaria della Regione. Hanno votato a favore della finanziaria 34 consiglieri di maggioranza, contrari i 19 rappresentanti dell’opposizione. Il voto sulla manovra complessiva di bilancio, avvenuto verso le 21.30, ha visto 29 voti a favore, 19 contrari e 1 astenuto. Rispetto alla proposta iniziale della Giunta, presentata al Consiglio lo scorso 19 dicembre, la maratona consiliare in corso dal 5 marzo ha spostato poco 92 milioni di euro su un bilancio che vale complessivamente oltre 13 miliardi e mezzo di euro, dei quali il 66 per cento destinato alla sanità. I 92 milioni ‘spostati’ derivano in gran parte dalla compartecipazione regionale al gettito Iva (57 milioni) e dai proventi per la gestione del demanio idrico (10milioni di euro). Queste entrate consentono di investire 50 milioni di euro per l’avvio della costruzione del nuovo ospedale di Padova, di riportare a 721 milioni di euro il fondo regionale per la non autosufficienza (che era stato ridotto a 707 milioni di euro dalla spending review), di garantire 15 milioni di euro per indennizzare gli emotrasfusi e le persone danneggiate da vaccinazioni, e di destinare 5,5 milioni di euro agli interventi strutturali sulla viabilità regionale, provinciale e comunale. Oltre un milione di euro è stato destinato inoltre a interventi culturali, tra i quali spiccano i 600 mila euro destinati alle due fondazioni liriche Arena di Verona e Fenice di Venezia e 100 mila all’Orchestra di Padova e del Veneto. La manovra finanziaria 2014 complessiva della Regione Veneto, che si caratterizza per un calo delle entrate tributarie (815 milioni di euro) e una contrazione delle risorse a libera destinazione della Regione (894 milioni, circa il 10 per cento in meno rispetto al 2013), ha registrato tuttavia – novità rispetto agli ultimi anni – una ripresa delle capacità di investimento della Regione che ha recuperato possibilità di indebitamento per circa 240 milioni di euro, da destinare a spese di investimento. Risorse che il Consiglio, con la maratona condotta attraverso centinaia di emendamenti e subemendamenti, ha canalizzato verso la tutela idrogeologica del suolo e il ripristino ambientale dai danni del maltempo (40 milioni di euro), il sostegno alle imprese e all’occupazione (3 milioni di euro di sgravi Irap per le imprese che fanno nuove assunzioni e 2 milioni di euro per il fondo di garanzia per le imprese del primario, oltre ai 4 milioni di euro per sostenere i progetti comunali dei lavori di pubblica utilità), i servizi sociali (il fondo per la non autosufficienza riportato a 721 milioni), l’edilizia scolastica (19 milioni), la preparazione dell’Expo 2015 (6 milioni di euro da spendere in due anni), le celebrazioni per i cento anni della Grande Guerra (7,5 milioni di euro), gli interventi a favore della pesca e dell’acquacoltura (5 milioni di euro). Resta sostanzialmente invariato l’impianto strutturale del bilancio che impegna un miliardo di euro per il funzionamento della ‘macchina’ regionale (53 milioni per Giunta e Consiglio, 225 per stipendi, affitti e risorse strumentali, 83 per gli interessi sui mutui, 333 milioni per il fondo di coesione e i fondi comunitari), 600 milioni per la tutela del territorio e l’ambiente, 406 milioni al trasporto pubblico locale (tutti di fonte statale), 366 alle infrastrutture, 220 milioni per istruzione e formazione, 63 milioni per l’edilizia pubblica e le politiche per la casa, circa 40 milioni per la cultura, 27 milioni per l’edilizia ospedaliera, 78 milioni per il settore primario, 9,4 milioni per il commercio, 51 per e piccole e medie imprese (di cui una ventina destinati alle imprese turistiche), 11 per le politiche per l’energia e circa 7 milioni per promozione e fiere.