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ARRIVA IL FASHION REVOLUTION DAY

Il 24 aprile una campagna promuovere l’industria della moda più etica
Fascina: “Tutti con la maglietta al contrario!”

“Il 24 aprile prossimo tutti con la maglietta al contrario!” Sposa in pieno la campagna internazionale denominata Fashion Revolution Day il Presidente della federazione Moda Gianluca Fascina che dichiara “un modo originale per ricordare le oltre 1.200 vittime del Rana Plaza in Bagladesch dello scorso anno. Un evento tragico sottovalutato dai media nazionali ed europei ma non da noi produttori artigiani del 100% made in Italy. Appoggiamo quindi l’iniziativa, consapevoli che ogni evento che promuovere una maggiore consapevolezza di tutto quello che c’è dietro ai vestiti che indossiamo è la benvenuta. Noi dal canto nostro continuiamo nel progetto di diffusione della legalità, della lotta alla contraffazione ed allo sfruttamento del lavoro attraverso il teato con lo spettacolo Tutto quello che sto per dirvi è falso. Giunto alla sua 21esima replica da ottobre dello scorso anno, ha un fitto programma serate tra aprile e maggio che lo porterà nei teatri di Belluno, Verona e Vicenza (le date sul sito www.tuttofalso.it). Un nostro piccolo contributo al ricordo della strage di Rana Plaza che ci lega vitrualmenete ma saldamente alla giornata del 24/4”.

«Chi ha fatto i tuoi vestiti?». Questa la domanda che la campagna internazionale Fashion Revolution Day rivolgerà a tutti il 24 aprile, con l’invito a rispondere indossando gli abiti al rovescio, fotografarsi e condividere le foto attraverso Facebook e Twitter con l’hashtag #InsideOut. La data scelta, il 24 aprile, segna il primo anniversario della strage di Rana Plaza a Dhaka, in Bangladesh, dove hanno perso la vita 1.133 operai del tessile. Per quel giorno, in 40 Paesi tutto il mondo che ruota intorno alla moda, dai coltivatori di cotone ai lavoratori delle fabbriche, dai grandi marchi ai negozi di abbigliamento, dai consumatori agli attivisti, si riunirà per sostenere un messaggio di giustizia e celebrare la moda come forza di cambiamento, mostrando il proprio sostegno a chi vuole creare nella moda filiere trasparenti, etiche e giuste. Il Fashion Revolution Day sarà così un’occasione non solo per ricordare le vittime di Rana Palza, ma soprattutto per promuovere una maggiore consapevolezza di tutto quello che c’è dietro ai vestiti che indossiamo, dalle condizioni dei lavoratori all’impatto della moda in ogni fase del processo di produzione, e per dimostrare che un nuovo modello economico ed un consumo responsabile è possibile, come avviene nel commercio equo e solidale. Nata in Gran Bretagna da un’idea di Carry Somers, pioniera del fair trade, la campagna in Italia è sostenuta da Altromercato, insieme ad altre realtà del commercio equo attive nella moda etica, quali altraQualita’ ed Equomercato.