Skip to main content







SISTRI. ORTONCELLI: ”CONFTRASPORTO PARTE DA PRESUPPOSTI SBAGLIATI. IL SISTRI VA ELIMINATO PERCHÉ CI RIMETTIAMO 20MILA EURO ALL’ANNO”

“L’emendamento che semplifica gli adempimenti per le imprese sotto i dieci dipendenti riguardo al SISTRI é  positivo e rende le piccole imprese più competitive”. Ad affermarlo Nazzareno Ortoncelli, Presidente regionale veneto di Confartigianato Trasporti che spiega: “il decreto atteso con apprensione da centinaia di migliaia di imprese artigiane, che giustamente voglio essere escluse da una procedura assurda ed inadatta, non riguarda l’autotrasporto. Infatti una impresa, piccola o grande che sia, dovrà comunque tracciare il proprio carico con la black box e dipenderà dalla tipologia di cliente (sotto o sopra la fatidica soglia dei 10 dipendenti) se dovrà fare o meno le complesse procedure di presa in carico dei rifiuti con la chiavetta”.
“Al di la delle polemiche su interpretazioni ad hoc per difendere taluni interessi rispetto al bene comune –prosegue Ortoncelli- sarebbe utile fare fronte comune affinché il SISTRI venga non ridotto, ma del tutto abolito e sostituito. Il suo impatto nei bilanci già all’osso delle imprese di autotrasporto coinvolte, infatti, è di 20mila euro medi all’anno! Un aggravio ingiustificato ed insopportabile che deve trovare soluzione”.
Abbiamo monitorato, nel corso di questi primi mesi di avvio del Sistri un campione rappresentativo di imprese del trasporto e della gestione dei rifiuti, (i comparti per ora interessati dalla prima fase di avvio di questo sistema).
“I risultati sono drammatici –spiega Ortoncelli-. Tutte le imprese hanno ridotto la propria attività con conseguente decremento del fatturato, quantificabile nel settore del trasporto in 20.000 euro in media in un anno con picchi anche di 40.000 per alcune imprese. Il tempo per le operazioni si è generalmente raddoppiato ed è stato necessario dedicare o assumere almeno una nuova risorsa per gestire la nuova piattaforma. Oltre al costo di questa nuova risorsa (quantificabile, dalle imprese censite, in 20.000 euro lordi annui) si aggiungono i costi per formare il personale addetto, quantificabili in media in 3.000 euro annui (seminari, corsi di formazione etc.)”.
“Inoltre, molti dispositivi apparentemente funzionanti, dopo alcune operazioni, si sono bloccati rendendone necessaria la sostituzione. In tutti i casi si sono registrati tempi lunghissimi sia in caso di token (anche 8 giorni di attesa) che di black box (2 mesi) con conseguente danno per fermo mezzi, etc”.
“Confartigianato Trasporti –conclude il padovano Michele Varotto, Vice Presidente nazionale di Confartigianato Trasporti – non ha interrotto le trattative con il Ministero dell’Ambiente. Puntiamo ad approfittare del Decreto di semplificazione per sostituire il Sistri con un sistema di tracciabilità che risponda concretamente all’esigenza di una corretta gestione dei rifiuti attraverso un modello che non gravi sulle aziende con ulteriori costi e procedure ingestibili”.