L’ASSOARTIGIANI VICENTINA SU NUOVE NORME SU VIBRAZIONI E RUMORE: “NON SI POTREBBE “TESTARE” PRIMA L’IMPATTO SULLE AZIENDE?”
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24/07/2006L’ASSOARTIGIANI VICENTINA SU NUOVE NORME SU VIBRAZIONI E RUMORE: "NON SI POTREBBE "TESTARE" PRIMA L’IMPATTO SULLE AZIENDE?"_x000D_
Alla sede provinciale dell’Assoartigiani vicentina si è tenuto un incontro riguardante la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori che sono esposti – o possono esserlo – a rischi derivanti da vibrazioni meccaniche. Il convegno, promosso dall’Assoartigiani e dallo Spisal dell’Ulss n. 6 di Vicenza, ha visto tra i relatori la dottoressa Iole Pinto del Dipartimento di Prevenzione dell’Ausl 7 di Siena, una tra i massimi esperti della materia nel nostro Paese e che, tra i tanti incarichi di prestigio, ricopre anche quello di coordinatrice del Gruppo di lavoro nazionale Ispesl Prevenzione Rischio Vibrazioni. La presenza, oltre che degli imprenditori delle categorie maggiormente interessate dalla problematica, anche di molti tecnici degli Spisal regionali, ha testimoniato la necessità di una comprensione adeguata della materia anche da parte del sistema della vigilanza come ha fatto notare, nel suo intervento, la dottoressa Emanuela Bellotto, Responsabile dello Spisal dell’Ulss n.6.Si è trattato dunque di un’occasione preziosa non solo per avere una prima conoscenza della materia, ma anche per poter iniziare un confronto con gli organi pubblici di prevenzione sulle problematiche applicative che la norma pone anche alle imprese artigiane. Proprio su questo punto si è soffermata l’assessore delegata Assoartigiani Daniela Rader, sottolineando il fatto che risultati concreti in una materia così delicata come la sicurezza sul lavoro possano essere raggiunti solo con un’attività di sistema che veda coinvolte tutte le parti in gioco, con uno sforzo che, nel rispetto dei ruoli, abbia l’obiettivo comune del miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro nei vari settori di attività e produca quindi l’abbassamento ulteriore degli indici infortunistici.Daniela Rader ha evidenziato come il mondo artigiano abbia ben presente il valore fondamentale del lavorare in sicurezza, ma ha anche messo in risalto l’impatto e le difficoltà che le aziende incontrano nel muoversi in un contesto normativo in rapida evoluzione, con leggi e decreti complessi nella loro strutturazione, di non facile interpretazione, spesso non coordinati tra loro o con le norme precedenti, e quasi sempre con tempi di applicazione brevissimi, come nel caso del recente decreto che cambia le disposizioni in materia di rumore."Non è abitudine degli artigiani – ha osservato Daniela Rader – protestare per il solo gusto di farlo, ma è giusto mettere le aziende in condizione di poter concretamente applicare le norme, rendendole comprensibili e adatte anche alle piccole imprese, puntando alla sostanza e non alla burocrazia, prevedendo tempi adeguati per l’adempimento e, magari, concedendo i giusti incentivi economici per le aziende che investono in sicurezza". Concludendo il suo intervento l’assessore Assoartigiani ha, infine, lanciato una provocazione domandandosi perché, come accade per tanti prodotti, non sia possibile una fase di condivisione e "testatura" dell’impatto applicativo delle norme sulla quotidianità delle imprese prima della loro pubblicazione definitiva; tale procedura renderebbe per tutti chiara, semplice e condivisa la metodologia di applicazione delle norme, e in questo modo non verrebbe lasciato spazio a dubbi interpretativi che spesso sono causa di contenziosi. Sarebbe, in definitiva, un metodo efficace per eliminare a priori molta burocrazia, per controllare chi non applica seriamente le leggi, e diventerebbe anche un meccanismo incentivante e distintivo per quegli imprenditori che credono effettivamente nei valori della sicurezza propria e dei lavoratori.