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6 GIUGNO 2014. LE NUOVE REGOLE DI FATTURAZIONE VERSO SCUOLE, CASERME E ALTRI UFFICI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Nell’ampio contesto del processo di digitalizzazione che sta coinvolgendo le imprese, si inserisce anche il nuovo obbligo, in vigore dal prossimo 6 giugno, di fatturare le cessioni di beni e le prestazioni di servizi solo con modalità elettroniche. L’imposizione, tuttavia, è da applicare solo per le operazioni realizzate nei confronti di Ministeri, Agenzie Fiscali ed Enti di Previdenza, per ora. La platea di soggetti interessati non è da sottovalutare, essendo stimati circa 18 mila uffici coinvolti. Volendo citare solo alcuni esempi, le categorie artigiane, che hanno rapporti con queste istituzioni, sono molteplici: dalle imprese di pulizie, agli autospurgo, per passare a tutti coloro che hanno contratti di manutenzione con scuole, Inps, caserme di polizia, uffici dell’Agenzia Entrate, Anas, Equitalia, Coni ecc. Il nuovo obbligo comporta l’emissione, la trasmissione e la conservazione elettronica dei documenti, e dallo stesso non si potrà prescindere per poter riscuotere i propri crediti derivanti; le fatture cartacee emesse da tal data non verranno più accettate dalla Pa, né pagate fino all’invio del documento in formato elettronico. Essendo il primo passo di una vera e propria rivoluzione informatizzata, è fisiologico avvertire qualche difficoltà organizzativa legata ai processi informatici, da attuare in tempo per arrivare pronti all’appuntamento. Ciò, tuttavia, a fronte di vantaggi percepibili poi non solo dalle Pubbliche Amministrazioni ma anche dagli artigiani fornitori che vedranno un’interessante riduzione di costi e tempi di pagamento.