ARTIGIANI DIGITALI – LA RIVOLUZIONE ICT. TALENTO E DIGITALE: ACCOPPIATA VINCENTE
4° Convention Regionale delle Categorie
4.500 imprese artigiane “high-tech”, in progressione tumultuosa quelle dedicate al software, meno quelle dell’hardware. Padova la provincia più digitale. Donazzan: “Plauso a Confartigianato che ponendo le domande giuste ci aiuta a dare risposte concrete ed adeguate”.
Gli artigiani digitali, i nuovi makers, sono i pionieri di un mondo ricco di possibilità.
Per questo Artigiani Digitali e la rivoluzione ICT è il tema a cui Confartigianato Imprese Veneto ha dedicato l’annuale appuntamento delle categorie, media partner Corriere Innovazione, tenutosi stamani a Mogliano –Move Hotel- e che ha visto dopo i saluti di Giuseppe Sbalchiero, Presidente Confartigianato Imprese Veneto, due interessanti tavole rotonde moderate dal giornalista di Corriere Innovazione Luca Barbieri. La prima con il Prof. Carlo Bagnoli, Università Ca’ Foscari di Venezia, Davide Mantovani, “The urban Reef” di Bassano e Francesco Simone, ViceDirettore Artigiancassa. La seconda dedicata a casi concreti di contaminazioni digitali: la rete dei Calzolai 2.0 con Paride Geroli; il Sistema casa: la certificazione degli edifici, Paolo Bassani; la promozione turistica sul web: Discovering Artigianato Franco Pozzebon; AppTaxi, Alessandro Nordio; nuove frontiere del Benessere Lino Fabbian. Circa duecento i dirigenti dell’associazione presenti in sala in rappresentanza di tutte le categorie in cui è articolata Confartigianato. Ha chiuso i lavori Elena Donazzan Assessore all’Istruzione, alla Formazione e al Lavoro Regione Veneto che ha affermato: devo dare atto a Confartigianato di porre ancora una volta la “domanda giusta” facilitando il nostro compito istituzionale di dare risposte concrete ed adeguate. Confartigianato è da tempo interlocutore straordinario e con la giornata di oggi si conferma associazione al passo con i tempi. Sono in sintonia –ha proseguito- con esigenze dell’artigianato ci tengo a sottolineare che in un periodo storico in cui la rappresentanza è messa in discussione, io rilancio il valore dei ruoli intermedi che devono essere valorizzati. Il rapporto pubblico privato funziona se va verso bene pubblico come avviene con Confartigianato. No amicizie o interessi. Per quanto riguarda i prossimi strumenti della Regione –ha concluso l’Assessore- per gli anni a venire i fondi comunitari saranno fondamentali. Con gli Assessori Coppola e Ciambetti abbiamo ragionato su come rivolgerli alle imprese venete per investire su innovazione, risorse umane e internazionalizzazione. Grazie anche al contributo delle Associazioni di Categorie abbiamo messo in piedi una ottima programmazione. Sono certa darà buoni frutti”
Gli artigiani digitali sono già una realtà!
In Veneto si contano oggi circa 4.500 imprese operanti in settori “high-tech”. E ciò che conta di più, sembrano essere meglio attrezzati rispetto ai colleghi tradizionali ad affrontare il futuro. Se nell’ultimo anno l’Albo Imprese artigiane ha registrato un tasso di sviluppo negativo di -2,3, focalizzandosi solo su quelle legate all’ICT il tasso si dimezza (-1,1). Se poi guardiamo ai singoli settori appare evidente la dicotomia tra chi si occupa di hardware e software. I primi sono in difficoltà mentre i programmatori sono in crescita tumultuosa (+42,5% in cinque anni). Padova e Vicenza sono infine le provincie più digitali. Assieme rappresentano più della metà dell’intero comparto ICT artigiano. Padova per altro è l’unica provincia che ha registrato nell’ultimo anno, un tasso di sviluppo positivo (+1,3%).
Adesso nuove tecnologie hanno fatto “irruzione” nella nostra vita cambiando abitudini, organizzazione e metodi di produzione. Ne sono un esempio le stampanti 3D che trasformano l’immaterialità di un file in un oggetto oppure l’internet delle cose (iot) che permette di trasferire virtualmente nel mondo le nostre botteghe e rendere globale il “su misura”. Le opportunità offerte sono innumerevoli, dal prototipo ad altissima definizione per l’oreficeria o la meccanica alla riproduzione di particolari ormai introvabili per l’industria automobilistica e la ricambistica; dai plastici per il mondo dell’edilizia alle protesi mediche; dai componenti per l’industria della moda fino alle riproduzioni per l’archeologia e la gestione museale, il modellismo o semplicemente il proprio hobby.
“Si sta delineando –spiega Giuseppe Sbalchiero, Presidente di Confartigianato Imprese Veneto- una nuova geografia dello sviluppo economico. Una architettura che mette assieme tre asset fondamentali del nostro Paese: la manifattura, l’artigianato e le tecnologie digitali. Il digitale, dunque, sembra assurgere a nuova frontiera per il manifatturiero, che potrà trovare impulso non solo dalle stampanti 3D ma anche dalla interazione tra i software, internet, i nuovi dispositivi come smartphone e tablet con la creatività e la capacità manuale della creazione del “pezzo unico”, su misura. Ecco quindi che sarti, calzolai, falegnami e persino coloro che operano nel campo del benessere e della bellezza della persona, possono trovare nel mondo digitale del validi supporti alla propria attività, anche soltanto per promuovere la propria produzione o i servizi sul web (legandolo a percorsi turistici ad esempio) mantenendo un costante contatto con il mondo intero con la clientela già fidelizzata”.
“Siamo di fronte –interviene Soffiro Fontana, Vice Presidente Confartigianato Imprese Veneto con delega alle categorie- alla terza rivoluzione industriale, per gli effetti che determinerà nella produzione, nell’organizzazione e nei costi aziendali. Le stampanti 3D, infatti, sposteranno il valore del prodotto quasi completamente nell’ideazione e nel design, con effetti non trascurabili sull’economia politica globale con relativa riduzione dei costi di produzione, dell’invenduto e dell’assemblaggio. Non ultimo, questi cambiamenti potrebbero portare a una diminuzione del divario fra i costi di produzione in Occidente e quella in Oriente. Ma soprattutto le stampanti 3D potranno rappresentare il ritorno del manifatturiero e con esso degli artigiani digitali: i nuovi makers. Dopo parecchi anni in cui il comparto della manifattura si è dovuto confrontare con fenomeni «destabilizzanti» quali: delocalizzazione, competitività dei Paesi emergenti, costo del lavoro, risultando spesso perdente, oggi può vedere una nuova luce. Sono in molti a crederci e la Confartigianato Veneto è al loro fianco”.
Alcune delle iniziative già avviate
Discovering Artigianato, il portale turistico di Confartigianato Imprese Veneto. Nasce dalla volontà di offrire al turista, al visitatore o all’appassionato una serie di percorsi ed itinerari in grado di coniugare i principali punti di interesse architettonico, artistico e culturale della nostra regione con le imprese artigiane appartenenti ai diversi settori. Inoltre sarà implementata una piattaforma e-commerce che consentirà l’acquisto on-line.
La rete dei Calzolai 2.0 Una rete di 8 artigiani calzolai che viene tessuta attraverso uno strumento altamente innovativo: il foot-scanner. La tecnologia permette di portare le botteghe artigiane, la loro conoscenza, le creazioni, nel mondo in modo virtuale. Posizionato infatti un foot scanner in qualsiasi corner o negozio del globo, fatta la scansione del piede del potenziale cliente e illustratagli la gamma di modelli e colori a sua disposizione, l’ordine arriva qui da noi via internet. A quel punto siamo in grado di realizzare una vera “scarpa su misura a distanza”.
La AppTaxi. La categoria interpreta la sfida lanciata da Uber e da altri concorrenti non come una contrapposizione ideologia bensì come una sfida da affrontare offrendo un servizio al cliente trasparente e di qualità. La richiesta che viene fatta al Governo è quella di poter competere con regole chiare, adeguate ai tempi ed alle tecnologie esistenti che mettano tutti gli operatori nelle condizioni di effettuare il proprio servizio nel rispetto della legalità e soprattutto nel rispetto del cliente.
La certificazione degli edifici. Confartigianato Edilizia sta sviluppando nuove forme di aggregazione tra imprese al fine di sviluppare nuovi modelli organizzativi con particolare riferimento alle nuove tecnologie costruttive, ai nuovi materiali (basti pensare alle nanotecnologie) e alle certificazioni degli edifici nel Veneto. A tal proposito è stato elaborato un progetto volto a definire degli standard veneti rispetto alle tecniche del costruire ed all’utilizzo di tecniche e materiali.
La campagna VS abusivismo. Promossa dalle categorie degli acconciatori e delle estetiste, ha l’obiettivo di sfruttare tutti i mezzi di comunicazione disponibili lanciando in occasione della convention anche una campagna sui social network