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Settore “beauty”: tra nuove figure e attività tradizionali

Chi opera nel settore del benessere può comprendere meglio di altri come i “servizi di bellezza” dedicati alla persona e al suo aspetto siano in continua evoluzione.

Si consideri inoltre che questo settore viene costantemente stimolato dalle tendenze della moda, dal culto dell’immagine alimentato dai mass-media, e anche a volte dalla necessità di anteporre la forma alla sostanza. Di riflesso accade che stiano significativamente crescendo nel mercato nuove professioni che, in maniera sempre più specializzata, tendono a curare la bellezza di singole parti del corpo piuttosto che dell’intera persona. Non parliamo della medicina estetica, che ovviamente esula dal campo delle attività artigiane, ma piuttosto del variegato cosmo delle libere professioni o dei “free lance” che spesso e volentieri si propongono sul mercato, promuovendo con slancio i loro servizi di bellezza.

È un tema che Confartigianato da tempo segue con attenzione, stante la necessità di integrare questi nuovi servizi all’interno delle professioni già riconosciute e regolamentate, al fine di armonizzarle e favorire una leale concorrenza, ma non sempre questo è automatico: le discipline bionaturali, ad esempio, nascono da esigenze diverse e rivendicano un proprio ambito di appartenenza.

Come conciliare quindi queste nuove figure con le tradizionali attività, ad esempio, di acconciatura, estetica, tatuaggio?

Avvertendo la necessità di definire i perimetri di esercizio delle professioni emergenti, la Regione Veneto ha avviato da un paio d’anni un tavolo di confronto per disciplinare tale materia, e al fine di orientare correttamente quanti intendono avviarsi nel settore del “beauty”. A sua volta Confartigianato già offre un servizio di supporto a quanti intendano esercitare queste attività come “free lance”, spiegando loro come debbano essere inquadrati all’interno di saloni o centri di bellezza o in maniera indipendente. A tal fine è in fase di progettazione un seminario, che si terrà prossimamente, aperto a quanti intendono ottenere chiarezza sulla normativa e sulle modalità di esercizio – sia per le nuove professioni e sia per quelle già da tempo attive – o che intendano magari avvalersi di collaboratori esterni per integrare nell’ambito della loro attività nuovi servizi richiesti dalla clientela. Sarà l’occasione per rinfrescare un altro tema particolarmente interessante per l’intero settore: l’esercizio di tali attività nella forma di “affitto poltrona o cabina”, che appare come una soluzione appropriata e potenzialmente adatta, in questo periodo, a quanti intendano appoggiarsi ad attività già esistenti per affermare la propria gamma di trattamenti. 

Per informazioni sul seminario in fase di realizzazione, si invitano gli interessati a seguire