AUDIZIONI POR FERS 2014-2020
Sbalchiero: “600 milioni di euro per il rilancio economico del Veneto. Ma serve dare centralità alle imprese”
“600 milioni di euro –il 30% in più rispetto alle disponibilità della programmazione precedente che ne aveva 450- possono risultare il carburante che fa ripartire il motore economico del Veneto. Ma il POR deve “strizzare l’occhio” alle piccole imprese”. Ad affermarlo a seguito della audizione di oggi in Commissione speciale per le relazioni internazionali e rapporti comunitari è Giuseppe Sbalchiero, Presidente di Confartigianato Imprese Veneto. “La nostra richiesta è precisa: mettere al centro l’impresa”. –Prosegue– “E parte dall’analisi di quanto siamo riusciti a fare nel corso della programmazione 2007-2013”
Secondo il Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica infatti, in Veneto sono stati presentati 8.545 progetti per un totale di 1,3 miliardi di euro di finanziamenti. La nostra regione si colloca al 16° posto nel ranking nazionale per numero di progetti lontanissima dalla leadership che spetta alla Lombardia, con ben 299.421 progetti. E proprio qui noi chiediamo di incidere. A quasi parità di finanziamenti infatti, il numero di azioni svolte in Lombardia è nettamente superiore perché già allora privilegiarono le imprese.
“Dobbiamo fare in modo –spiega Sbalchiero- che il maggior numero possibile di imprese possa accedere ai benefici ed ai contributi previsti dalle azioni del futuro POR. Solo in questo modo si riusciranno ad incrementare, con effetto moltiplicatore, i benefici e sostenere la ripresa delle piccole imprese del veneto. Non solo quelle “tradizionali” della manifattura e dell’edilizia, ma dovrà essere data una attenzione specifica alle nuove tecnologie ed al turismo quale elemento trasversale di sviluppo per intere filiere produttive e di servizi”.
“Se ad una prima lettura –afferma il Presidente- i 100 milioni per ricerca e sviluppo ed i 160 per il sostegno della competitività dei sistemi produttivi sembrano molti, in realtà, dato il lungo arco temporale in cui verranno spalmati (sette anni) e le molteplici necessità delle imprese coinvolte, il loro utilizzo dovrà privilegiare gli interventi in grado di assicurare i maggiori benefici per le imprese come: il sostegno al credito, l’incentivo alla nascita e sviluppo di nuove imprese, il potenziamento della ricerca applicata in grado di fornire un reale vantaggio competitivo e l’aiuto alle forme di aggregazione di filiera quale strumento per incrementare la competitività”
Il documento, presentato al Tavolo di Partenariato, è frutto di un lavoro condiviso che in questi 2 anni ha coinvolto le Parti Sociali ed in particolare la Confartigianato. Ed individua quelli che auspichiamo possano essere i drivers di sviluppo dell’impresa veneta. Assi e azioni sono costruiti tenendo conto di un disegno complessivo che sarà in grado di mettere in campo interventi e dotazioni finanziarie adeguate a superare le sfide che ci attendo, riportando in positivo il tasso di crescita e speriamo anche quello occupazionale della nostra Regione.
“Riteniamo –conclude Sbalchiero- che il Consiglio debba tenere conto di questo evitando di stravolgere l’impianto complessivo che potrà comunque essere implementato strada facendo. Qui ci giochiamo il futuro del Veneto. Dobbiamo essere, tutti, responsabili. Come Confartigianato abbiamo formulato proposte che riguardassero più che interessi specifici, il bene comune. Altrettanto chiediamo di fare ai consiglieri che avranno il difficile compito di valutare ed approvare il testo dei programmi operativi regionali”