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Più semplice fare impresa senza burocrazia

Confartigianato commenta il pacchetto di interventi annunciato dal Ministro Zangrillo (Pubblica Amministrazione)

Il Ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, ha annunciato l’arrivo (entro febbraio) di un pacchetto di interventi su autorizzazioni, modulistica, riduzione dei tempi, silenzio-assenso a beneficio delle attività produttive, di edilizia (con la semplificazione di Suap e Sue) e artigianato.
In pratica avviare un’impresa sarà più veloce e facile attraverso una semplificazione, che sarà inserita in un decreto in elaborazione. Attualmente nei territori regionali, in base ai settori di attività, può accadere che servano documenti diversi e che alcuni siano richiesti da enti specifici che si occupano di aspetti particolari dell’attività di impresa.

Il primo commento

“Finalmente anche il nostro Paese si avvicina agli standard delle vicine realtà europee soprattutto se i rapporti tra aspiranti imprenditori e PA saranno diretti e avverranno con modalità più fluide – commenta il presidente di Confartigianato Imprese Vicenza, Gianluca Cavion-. Non è possibile per chi intende fare impresa affrontare una mole di moduli e burocrazia che porta via tempo e denaro. Con l’inevitabile conseguenza di un ritardato inserimento nel mercato e quindi riflessi anche nelle ‘coperture’ delle spese sostenute per l’avvio dell’attività”.
Per alcune pratiche, infatti, l’attesa per il completamento di tutto l’iter burocratico necessario può arrivare anche a 150 giorni, ovvero 5 mesi. “Ben venga perciò una omogeneità dell’iter e uno snellimento delle procedure dove possibile – prosegue Cavion-. Ci auguriamo quindi, in attesa di conoscere nei dettagli le misure annunciate, che finalmente anche l’Italia imbocchi la vera strada della modernità a favore delle sue imprese e dei giovani che intendessero avviare un’attività, ma anche per essere maggiormente attrattivi per gli investitori, favorendo nel complesso la competitività e il rilancio delle nostre aziende”.

Chi è interessato

Tra le attività interessate dalla “burocrazia zero” ci sono quelle legate all’edilizia, come idraulici, muratori, carpentieri. Ma anche falegnami, ebanisti, fabbri, tornitori, decoratori, restauratori. E poi i riparatori di elettrodomestici, le piccole sartorie, i calzolai. “Molti di quei settori sono a vocazione artigiana, comparti, alcuni, che rappresentano anche il meglio del Made in Italy nel mondo – continua Cavion-. Nel perimetro di queste attività solo in Veneto e nei primi 6 mesi del 2022 hanno aperto oltre 2.500 attività artigiane, il 50% di tutte le iscrizioni all’Albo Imprese Artigiane (AIA), di queste 416 sono vicentine”.
Lo snellimento delle procedure burocratiche è uno dei target affidati dal Pnrr al
dicastero della Pubblica amministrazione. L’obiettivo finale è quello di arrivare allo sfoltimento e alla semplificazione di ben 600 procedure entro il 2026, l’anno entro cui il Pnrr dovrà essere completato. Ciò avverrà con step intermedi: entro il prossimo mese saranno definite circa 30 procedure di semplificazione amministrative, entro la fine dell’anno l’intenzione è di portare il numero delle procedure semplificate a 100.

Favorire comunicazione

“L’auspicio è che tutto ciò favorisca una comunicazione più agile e diretta con gli uffici pubblici attraverso anche una digitalizzazione dei sistemi – aggiunge Cavion–. Naturalmente, vanno comunque e sempre garantiti i necessari requisiti di qualificazione professionale per svolgere molte attività imprenditoriali. Di certo, le misure annunciate dal Ministro Zangrillo possono essere la vera svolta per una buona amministrazione alleata degli imprenditori. Saranno queste le evidenze che illustreremo al Ministro quanto prima”.