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RINNOVATI I CCNL IMPRESE ARTIGIANE E DELLE PMI AREA TESSILE-MODA

Gianluca Fascina: “Un sacrificio immenso! Ma valorizzate le maestranze ed impegnate le organizzazioni sindacali nelle nostre battaglie”.

Riguarda in regione oltre 22mila dipendenti (il 10% del totale artigianato) che lavorano in 3.374 imprese

“Un aumento sui minimi tabellari di 65 euro nei tre anni al 3° livello suddiviso in tre tranche: dal 1° agosto 2014, 25 euro; dal 1° aprile 2015, 25 euro; dal 1° maggio 2016, 15 euro. Inoltre, una ”una tantum” di 105 euro a copertura dei mesi di vacanza contrattuale”. E’ quanto previsto dall’intesa raggiunta nei giorni scorsi tra Confartigianato Moda e le altre Confederazioni artigiane ed i Sindacati di categoria (Filctem – Cgil, Femca-Cisl e Uilta-Uil) per il rinnovo del CCNL di settore che in Veneto riguarda oltre 22mila lavoratori dipendenti pari al 10% di tutta la forza lavoro nell’artigianato.
“Si tratta di un sacrificio economico immenso per le nostre imprese”. –Ha commentato a caldo Gianluca Fascina, presidente della Federazione Moda del Veneto- “Ma preso con coscienza per valorizzare il nostro “asso nella manica”: le maestranze che ci permettono di garantire, ancora oggi, lavorazioni straordinarie, di grande qualità ed introvabili in altri Paesi. Ecco perché l’altra grande vittoria di questo rinnovo –ha proseguito- è il documento di politica industriale per le imprese dell’artigianato tessile sottoscritto con i sindacati e che li impegna al nostro fianco in battaglie come: alzare il livello di legalità, concorrenza e trasparenza del mercato; fare rete per raggiunge quella soglia dimensionale necessaria per governare la complessità; elevare il contenuto di know how dell’impresa investendo sulle competenze, sia attraverso la formazione, sia attraverso l’accesso agevolato al sistema della consulenza; aumentare la competitività del territorio e delle istituzioni nazionali ed europee per rafforzare il posizionamento competitivo delle imprese”.
“In Veneto –conclude Fascina- resistono ancora 3.374 imprese artigiane con dipendenti operanti nei vari settori della moda (tessile, capi spalla, pelle, concia, pulisecco, occhialeria, calzaturifici). Imprese straordinarie frutto di una selezione durissima iniziata negli anni ’90 con le delocalizzazioni e proseguita con la crisi che ci troviamo a combattere ancora oggi. Con il rinnovo del contratto, esse hanno rinnovato il patto con i loro dipendenti. Ora spetta alla Politica rispettare gli impegni e consegnare a tutte loro un ambiente di lavoro e regole che le valorizzino”.   
In particolare, tra gli aspetti del nuovo contratto, secondo le Confartigianato Veneto, l’intesa siglata conferma positivamente l’impegno, già assunto con i recenti rinnovi dei contratti artigiani, per valorizzare l’apprendistato, istituto qualificante e peculiare dell’artigianato. A questo proposito, tra gli aspetti positivi, viene segnalato il prolungamento di 2 mesi del periodo di prova per l’apprendistato, oltre alla proroga di 6 mesi della vigenza contrattuale rispetto alla scadenza naturale.