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Intervento di Gianluca Cavion (presidente di Confartigianato Imprese Vicenza) in occasione del Convengo “Autonomia differenziata o asimmetrica”ospitato al Centro Congressi di Vicenza il 18 marzo.

Vicenza è parte della comunità Veneta che fin dal referendum svoltosi nell’ottobre del 2017 si è espressa compatta a favore di un’ulteriore autonomia dei territori, una consultazione che proprio nel vicentino ha toccato il record regionale di partecipazione con quasi il 63% di votanti e un risultato con un “si” pressoché plebiscitario. Da allora sono passati 5 anni scanditi da speranze e disillusioni. Dopo le elezioni dello scorso settembre, la determinazione della Regione, e il patto elettorale tra i partiti della maggioranza, hanno rimesso in pista il tema giunto a concretizzarsi nel Consiglio dei ministri, con il disegno di legge proposto dal Ministro Calderoli. 

Sia a Vicenza che in Veneto, Confartigianato dopo aver approfondito il tema ha consegnato, a 15 giorni dalla consultazione del 2017, una nota di considerazioni e proposte a supporto del referendum con l’apporto professionale al prof. Stelio Mangiameli, oggi (18 marzo, ndr) di nuovo nostro ospite. Perché anche sul tema dell’autonomia la nostra vuol essere un’associazione responsabile e consapevole, che dedica tempo a conoscere più a fondo e a rafforzare una sua idea da portare al ministro Calderoli, attraverso il livello regionale e nazionale all’incontro fissato il 29 marzo da Confartigianato a Roma. 

Non basta fare i “federalisti della domenica” o pensare che siano sufficienti un po’ di frasi retoriche per assecondare il risultato. Il tema è complesso, e vede peraltro una parte del Paese che si oppone e manifesta contro. Siamo convinti che sia nell’interesse di tutti che la spesa pubblica, al Nord come al Sud, sia sempre più responsabile e produca valore vero.  Questa, assieme alla capacità di utilizzare bene i fondi comunitari è la via maestra per recuperare il noto divario tra le aree del Paese. 

Diversamente si finirà per allargare l’ambito assistenziale, per altro già rilevante e in alcuni casi come abbiamo visto contro producente, a danno delle imprese, del Paese e del nostro futuro.

Comunicato 34